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Concorso "Una storia per la vita" 2012


In occasione della trentaquattresima giornata per la vita, il sito Cogitoetvolo lancia il concorso "Una storia per la vita", giunto alla quarta edizione, e che quest'anno è patrocinato dal Movimento per la vita italiano. 
Il titolo è il medesimo della 34ª giornata nazionale per la vita: "Giovani aperti alla vita".
Possono partecipare al concorso giovani che alla data di scadenza del bando non hanno ancora compiuto 30 anni. Per partecipare è necessario essere registrati al sito.

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Indicazioni per la partecipazione

La partecipazione al concorso è gratuita. Ogni concorrente dovrà presentare un racconto, un articolo o un saggio. Il componimento deve essere scritto in word, avere un numero di caratteri (spazi inclusi) compreso tra 6.000 e 8.000.
Tutti gli elaborati devono essere inviati all'indirizzo  info@cogitoetvolo.it entro e non oltre domenica 4 marzo 2012. Alla mail deve essere allegato un documento di identità del partecipante.


Valutazione, premi e pubblicazione

Una apposita Giuria valuterà, in forma anonima, tutti gli elaborati in gara.
Il primo classificato vincerà un viaggio a Strasburgo, sede del Parlamento Europeo, promosso ogni anno dai giovani del Movimento per la Vita Italiano, e che vedrà la partecipazione di centinaia di giovani provenienti da tutta Italia. Il viaggio si svolgerà nel mese di novembre 2012. Le spese di viaggio e di permanenza sono a carico del Movimento per la Vita.
L'elaborato vincitore verrà inoltre pubblicato sulla rivista Sì alla vita del Movimento per la Vita.
Il secondo classificato vincerà la partecipazione gratuita al Life Happening estivo dei giovani del Movimento per la Vita. Si tratta di una settimana nella quale oltre 200 giovani provenienti da tutte le regioni d’Italia si ritroveranno insieme per confrontarsi, discutere e formarsi, con relatori di alto prestigio, sui temi inerenti la difesa della vita umana. Le spese di viaggio e di permanenza sono a carico del Movimento per la Vita.

Tutti gli elaborati devono essere di proprietà di chi li invia e non possono essere già risultati vincitori in altri concorsi, pena l'esclusione dal concorso.

Il giudizio della Giuria è insindacabile.


Premi ulteriori

I primi cinque elaborati, inoltre, riceveranno un libro a scelta tra quelli indicati sotto e saranno pubblicati sul sito Cogitoetvolo.

 
  


Spunti per gli elaborati

La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri.
(...)
Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica. L’aborto e l’eutanasia sono le conseguenze estreme e tremende di una mentalità che, svilendo la vita, finisce per farli apparire come il male minore: in realtà, la vita è un bene non negoziabile, perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso.
In questi anni non solo gli indici demografici ma anche ripetute drammatiche notizie sul rifiuto di vivere da parte di tanti ragazzi hanno angustiato l’animo di quanti provano rispetto e ammirazione per il dono dell’esistenza.
Sono molte le situazioni e i problemi sociali a causa dei quali questo dono è vilipeso, avvilito, caricato di fardelli spesso duri da sopportare. Educare i giovani alla vita significa offrire esempi, testimonianze e cultura che diano sostegno al desiderio di impegno che in tanti di loro si accende appena trovano adulti disposti a condividerlo.
Per educare i giovani alla vita occorrono adulti contenti del dono dell’esistenza, nei quali non prevalga il cinismo, il calcolo o la ricerca del potere, della carriera o del divertimento fine a se stesso.
I giovani di oggi sono spesso in balia di strumenti – creati e manovrati da adulti e fonte di lauti guadagni – che tendono a soffocare l’impegno nella realtà e la dedizione all’esistenza. Eppure quegli stessi strumenti possono essere usati proficuamente per testimoniare una cultura della vita.
Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita.
(...)
Gli anni recenti, segnati dalla crisi economica, hanno evidenziato come sia illusoria e fragile l’idea di un progresso illimitato e a basso costo, specialmente nei campi in cui entra più in gioco il valore della persona. Ci sono curve della storia che incutono in tutti, ma soprattutto nei più giovani, un senso di inquietudine e di smarrimento. Chi ama la vita non nega le difficoltà: si impegna, piuttosto, a educare i giovani a scoprire che cosa rende più aperti al manifestarsi del suo senso, a quella trascendenza a cui tutti anelano, magari a tentoni. Nasce così un atteggiamento di servizio e di dedizione alla vita degli altri che non può non commuovere e stimolare anche gli adulti.

Dal manifesto della XXXIV Giornata per la Vita

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