Nella notte scritte contro la sede dei volontari spagnoli.
L’episodio dimostra come la tolleranza e il rispetto di cui parlano i detrattori dei movimenti prolife siano sempre più nei fatti declinati in violenza e sopraffazione. Da parte nostra incoraggiamo i volontari spagnoli a non farsi arrestare nel loro impegno in un momento tanto cruciale della vita politica del loro paese. Proprio in questi giorni infatti il governo iberico ha messo in atto nuove e restrittive misure per contrastare l’aborto.
Nello specifico, la proposta avanzata dal ministro della Giustizia Alberto Ruiz-Gallardón, assicurando l’obiezione di coscienza a tutti i professionisti sanitari interessati, prevede l’aborto volontario nelle prime 12 settimane solo in caso di stupro ed entro le prime 22 settimane di gestazione nell’esclusiva eventualità di rilevante e duraturo rischio della salute materna, da accertarsi da due differenti medici (per saperne di più puoi leggere il nostro approfondimento qui )
Giovani prolife.
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