Il provvedimento di libertà è stato adottato due giorni fa, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno del calendario iraniano, ed è stato comunicato da Mahamad Javad Larijiani, responsabile dei diritti umani in Iran e poi diffuso dalla stampa governativa iraniana.
Lo ha riferito Bruno Malattia, l'avvocato di Pordenone che ha seguito il caso e patrocinato le ragioni della donna al Parlamento europeo assieme al Comitato internazionale contro la pena di morte e la lapidazione e il Comitato Neda Day di Pordenone.
La doppia condanna a morte della donna 47enne, per adulterio e per aver contribuito all'uccisione del marito assieme al suo presunto amante, aveva mobilitato l’intera opinione pubblica internazionale, che con una campagna aveva portato alla commutazione della pena nel 2011.
l caso era arrivato poi al Parlamento Europeo, dove era stato predisposto un dossier in cui veniva documentata l’innocenza della donna e veniva rivelata la violenza che la donna aveva subito da parte dell’avvocato che in Iran l’aveva difesa, tale Hutan Kia.
Anche l’Italia aveva fortemente supportato la donna, attraverso il governo e l'allora ministro degli Esteri Franco Frattini.
Non resta che aspettare che all’annuncio corrispondano i fatti. Non resta, dunque, che aspettare di vedere realmente Sakineh libera.
Fonte: lettera43.it
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