Apprendiamo con tristezza e rammarico del feto di una giovane coppia abortito e sepolto nel padovano. Le operatrici dei Centri di aiuto alla vita veneti si trovano quotidianamente a fronteggiare le difficoltà che una coppia o una donna sola incontrano in una gravidanza imprevista o difficile. Offrono sostegno e aiuto, toccando con mano la gioia delle mamme aiutate ad accogliere il loro figlio. Incontrano e condividono il dolore profondo delle donne che in varie circostanze e per vari motivi si sono arrese all’aborto.
Condividiamo e sosteniamo quanto dichiarato dal presidente del Movimento per la vita italiano Gian Luigi Gigli: “A tutte le ragazze che si trovassero in difficoltà ribadiamo la disponibilità dei Centri di Aiuto alla Vita a dare una mano concreta. Ricordiamo anche che in Italia è possibile il parto in anonimato in ospedale e che il Movimento per la vita ha aperto negli anni una rete di “Culle per la vita” per chi, malgrado la possibilità di anonimato, non volesse partorire in ospedale … quel feto abortito e seppellito ci ricorda con grande evidenza che i non nati sono esseri umani, sono piccoli o piccolissimi bambini che meritano di essere portati alla luce anche fornendo tutti gli aiuti necessari ai loro genitori”.
Presidente della Federazione Veneta dei Centri e Movimenti per la Vita
Bruna Rigoni
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Tristezza e rammarico a Padova: "non arrendersi all'aborto"
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