Silvia ci racconta "tutta la verità" sul Life Happening 2013: i giovani chiamati a dare voce alle vite che non vengono ascoltate.
La verità. Mi è stato chiesto di scrivere un paio di righe sull’esperienza che ho fatto al Quarenghi l’anno scorso e, dopo averci mugugnato ben bene, scritto e cancellato frasi e frasi sperando di trovare quelle parole che meglio descrivano ciò che ha significato per me , ho deciso di dire la verità, tutta la verità nient’altro che la verità.
Sono partita avendo molti, moltissimi dubbi su questa settimana: non conoscevo nessuno, non conoscevo la Calabria e, cosa strana ma vera, non avevo ben chiaro l’argomento “Vita”: insomma mi sentivo il classico pesce fuor d’acqua.
Pian piano, però, ho cominciato a conoscere gente, a discutere con loro, ad ascoltare i bravissimi relatori presenti, a chiedermi quale fosse il mio scopo in questo movimento.
E ho trovato la risposta! Qualcuno ha nominato l’”Urlo muto” e tutto mi è apparso chiaro: noi siamo stati chiamati per dar voce a quell’urlo, per non farlo passare sotto silenzio, per lottare per quelle vite che non vengono ascoltate, siamo stati chiamati per batterci per loro, per impedire che vengano soffocati e resi silenziosi!
Certo molte, moltissime persone non riescono a capire queste mie idee e si contrappongono anche in maniera non proprio gentile, ma sapere che non sono sola e che anzi ci sono delle persone meravigliose che condividono queste idee, mi fa sentire bene e mi da la forza di rialzarmi e andare avanti con il sorriso.
Ecco cosa mi ha insegnato il Quarenghi.
(S. B.)
