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Il Telefono Rosso

Risponde al numero 06/3050077.

Si tratta dello speciale Servizio Medico gratuito del Centro Studi per la Tutela della Salute della Madre e del Concepito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma nato col sostegno della Regione Lazio.


Il Servizio è stato fondato presso il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” nel 1988 ed è attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e il martedì e il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00 e fornisce consulenze mediche in fase preconcezionale, in gravidanza o durante l’allattamento a chiunque ne faccia richiesta: coppia, donna, personale sanitario o parasanitario.

In particolare, questo Servizio fornisce informazioni circa i rischi materno-fetali in caso di assunzione di farmaci (ad esempio, se un farmaco assunto nelle prime fasi della gravidanza produca una malformazione congenita, quale e con quale probabilità), esposizione a radiazioni ionizzanti, esposizioni professionali, infezioni e patologie materne o per altri problemi in gravidanza.

Inoltre, consiglia le terapie farmacologiche più opportune nelle varie fasi della gravidanza o in epoca preconcezionale, suggerendo anche eventuali approfondimenti diagnostici. La consulenza viene effettuata da Medici Specialisti in Ostetricia e Ginecologia con particolari competenze nel campo della Medicina Prenatale e dell’assistenza alla gravidanza ad alto rischio e della Teratologia Clinica.

La consulenza, che è un vero e proprio atto medico, rimane nell'ambito del colloquio telefonico, a meno che la paziente non necessiti di particolari indagini o approfondimenti diagnostici o clinici che possono essere eseguiti presso il Servizio di Diagnosi e Terapia Prenatale o nella Divisione di Patologia Ostetrica e Ginecologica del Policlinico "A. Gemelli".

La valutazione del possibile rischio riproduttivo si avvale, oltre che delle specifiche competenze degli operatori, anche di banche dati disponibili a livello internazionale, quali TERIS e REPROTOX, nonché della sistematica revisione della letteratura scientifica attraverso la consultazione in tempo reale delle pubblicazioni mediche più recenti (MEDLINE).

Secondo i dati elaborati dal Centro Studi per la tutela della salute della madre e del concepito dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, nell’ultimo triennio di attività del Telefono Rosso il quesito posto è di tipo retrospettivo nel 71% dei casi (ad es.: “ho preso un farmaco… che rischi corre il mio bambino?…”) e prospettico nel 29% (ad es.: “posso prendere questo farmaco in gravidanza?”). Il motivo prevalente della chiamata è relativo all’esposizione a farmaci (78%), quindi a infezioni (7%) e a radiazioni diagnostiche (7%).

Una sola telefonata è stata sufficiente per concludere la consulenza nel 99% dei casi, il restante 1% ha richiesto un periodo di ulteriore approfondimento da parte dell’operatore e la paziente è stata richiamata entro 2-3 giorni. In diversi casi le donne che chiamano questo servizio sono già indirizzate all’interruzione volontaria della gravidanza, spesso a seguito del consiglio di operatori sanitari, poiché spaventate dai possibili fattori di rischio. 

Nel 97% dei casi, tuttavia, i consulenti di Telefono Rosso non riscontrano l’aumento del rischio naturale per malformazione e l’84% delle donne, così tranquillizzate, proseguono la gravidanza. Si comprende quindi quanto sia importante diffondere la conoscenza del Telefono Rosso. Vanno informati soprattutto i medici di base, ginecologi e consultori, psichiatri, farmacie, laboratori analisi, studi di radiologia e altri medici specialisti.

( Anna Fusina / vitanascente.blogspot.it)

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