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Mary Wagner: prolife in carcere

L'attivista ha ricevuto la visita del Vescovo Oswald Gracias.

Durante il processo la donna ha spiegato di aver usato molto tatto e delicatezza nello spiegare alle donne che l’aborto avrebbe fatto male anche a loro. "Mary è sicuramente la voce del bambino non ancora nato. È l’avvocato dei loro diritti".


Mary Wagner è una donna canadese arrestata a Toronto un anno fa e ora processata. Motivazione della detenzione è: “essere entrata più volte pacificamente nelle cliniche abortive di Toronto in modo da incontrare le donne”. Dura vita quella dei prolife che, non possono neanche esprimere pacificamente il proprio punto di vista, onde non ledere la “dignità” o i diritti altrui.

 Una vita coraggiosa quella di Mary, come la sua scelta di rimanere in carcere piuttosto che “pagare una cauzione che però le avrebbe impedito di avvicinarsi alle persone nelle cliniche", racconta la donna a Life Site News. Durante il processo la donna ha spiegato di aver usato molto tatto e delicatezza nello spiegare alle donne che l’aborto avrebbe fatto male anche a loro. 

Ma il giudice non le ha creduto, eppure non aveva prove contrarie e ha affermato: "Lei si sbaglia, il suo Dio sbaglia. Lei ha un disprezzo completo… c’è un diritto in questo paese… lei non ha diritto di provocare ulteriore dolore e afflizione con il suo comportamento". Questione di pregiudizi. Venerdì scorso Mary ha ricevuto in carcere una piacevole visita, quella di Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia, uno degli otto cardinali chiamati da Papa Francesco per assisterlo nella guida della Chiesa e nella riforma della Curia romana. 

L’arcivescovo ha detto nell’intervista rilasciata a Life Site News: "Papa Francesco è chiaro sulla necessità di dare testimonianza al Vangelo, nonostante le difficoltà. Sono profondamente convinto che si deve fare quello che si ritiene giusto. Seguire il Vangelo nella buona e nella cattiva sorte, qualunque siano le difficoltà. In questo senso, io condivido pienamente quello che sta facendo Mary Wagner". Il pastore ha poi aggiunto: "Parlando con Mary, mi si è chiarito che lei ha una missione […] è sicuramente la voce del bambino non ancora nato. È l’avvocato dei loro diritti".

(Giovani Prolife/Giovanna Sedda)

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