Una grande donna, sopravvissuta ai lager nazista, fiera eroina in difesa della vita e della famiglia.
La neonascente Federazione “Uno di Noi”, ha consegnato sabato il premio europeo per la Vita “Madre Teresa di Calcutta” 2013 alla Prof. Wanda Poltawska, in occasione del I Congresso della Federazione dei Movimenti per la Vita europei, svoltosi a Cracovia dal 14 al 17 novembre.Wanda Poltawska nasce il 2 ottobre 1921 a Lublino. Durante l’occupazione tedesca viene arrestata dalla Gestapo e rinchiusa per 4 anni nel campo di concentramento di Ravensbrück, dove viene sottoposta ad esperimenti crudeli da parte dei medici nazisti (si vedano le pubblicazioni “E ho paura dei miei sogni” e “L’eclissi della bellezza. Genocidi e Diritti umani”). Dopo la sconfitta dei tedeschi, ritorna in Polonia dove sposa il filosofo Andrzej Poltawski.
Sempre in Polonia conosce il giovane Karol Wojtyla che diventa il suo direttore spirituale e caro amico della famiglia Poltawski. Diventa medico, psichiatra di successo, ha 4 figlie, dirige l’Istituto per i Problemi della Famiglia fondato a Cracovia da Wojtyla e si occupa della difesa della famiglia e della vita (anche in materia di post aborto). Tanto che il Beato la nomina tra gli esperti chiamati a redarre l’Evangelium Vitae.Membro, tra le altre cose, della Pontificia Accademia per la vita, Wanda Poltawska ha scritto varie opere, articoli saggi e pubblicazioni.
Questa la motivazione dell’onorificenza, scritta sulla pergamena consegnata alla grande donna: “Per avere, in prima persona e nel corso di tutta la sua vita, testimoniato e portato avanti a livello internazionale la cultura per la vita, nel solco dell’insegnamento di Giovanni Paolo II; per essersi schierata con coraggio per la dignità e il diritto alla vita di ogni persona umana dal concepimento fino alla morte naturale, prima come internata nel campo di concentramento di Ravensbrück, poi come medico-psichiatra, come moglie e madre, come esperta dell’inizio vita e della famiglia, durante il regime nazista, durante il regime comunista e dopo la caduta del regime; per essere stata testimone di una femminilità piena, portatrice di speranza, per essere una donna per la vita; per il suo impegno continuo per la difesa dell’ embrione umano, ‘Uno di Noi’”.
Il premio consegnato è una scultura dell’artista bresciana Regina Testoni intitolata “Sorgenti”, per richiamare appunto le sorgenti che diventeranno poi rigagnolo, torrente, fiume e mare. L’opera vuole essere quindi un simbolo della femminilità, come quella della Poltawska, che afferma la vita dal punto di vista della donna, capace di accogliere la vita e di amarla in tutte le sue forme.
Il premio europeo Madre Teresa di Calcutta è stato istituito nel 2008 dal Movimento per la Vita Italiano e nelle precedenti edizione è stato assegnato a personalità come Jérôme Lejeune, Eduardo Verástegui, Chiara Lubich, Elio Sgreccia, le Madri europee. Alla sua 6° edizione, per la prima volta il riconoscimento è stato assegnato dalla neonascente Federazione “Uno di Noi”. E la scelta di assegnarlo alla prof. Poltawska non è casuale. Con questo premio la Federazione intende, infatti, riproporre le radici giudaico-cristiane che una parte dell’Europa non ha avuto il coraggio di riconoscere, nonostante le suppliche del Beato, presto Santo, Giovanni Paolo II.
FONTE: Elisabetta Pittino - ROMA, 25 Novembre 2013 (Zenit.org).
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