L’attenzione di Francesco sul tema è costante, nonostante le strumentalizzazioni della stampa nostrana: a chi continua a proporre l’aborto come diritto e soluzione ai problemi sociali il papa ha rimproverato che non sono le famiglie numerose la causa della povertà, bensì “un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro".
Anche l’attenzione della Conferenza dei Vescovi Italiana è alta. La CEI nel suo messaggio per la 37° edizione ha rinnovato l’invito “a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita”.
La Chiesa ricorda che “la solidarietà verso la vita – accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità”.
È quanto ricorda il presidente del Movimento per la Vita Italiano intervistato da Avvenire: “la nostra esperienza ci dice che il comune denominatore dell’aborto è quasi sempre la solitudine. Bisogna risvegliare il naturale coraggio e l’istinto di accoglienza della donna. Ma, certo, non bastano le parole. Occorre una efficace condivisione delle difficoltà in un contesto di durevole affettuosa amicizia. Questo può essere fatto principalmente dal volontariato. I risultati ci sono”.
Nell’ultimo anno il MPV grazie a oltre duecento Centri di aiuto alla vita in tutta Italia ha aiutato a nascere 10.291 bambini su cui pendeva un rischio di aborto! Numerosi gli appuntamenti del Movimento per la Vita per sostenere questa azione di volontariato e ricordare il valore inviolabile della vita sin dal concepimento. Una buona occasione per fare la scelta giusta: diventare volontari e salvare la vita di un bambino e sostenere la sua famiglia!
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