Oggi Enrica ci racconta i suoi giorni da vincitrice del Concorso Europeo e la scoperta del volontariato del Movimento per la Vita Italiano.
Strasburgo: città ricca di bei colori e sentimenti, così
rimarrà impressa nel mio cuore e nella mia memoria. Vincere il concorso per me
è stata una grande gioia perché l'idea di viaggiare mi ha sempre emozionata.
Ancor di più stavolta, perché non si trattava di una vacanza ma di un viaggio
che io chiamo "di condivisione" , infatti lo scopo di esso era
proprio quello di condividere i pareri di tanti ragazzi provenienti da tutta
Italia riguardo il matrimonio (tema centrale del concorso del 2014).
L'impatto sicuramente è stato molto forte fin dall'inizio:
in pullman abbiamo visto un film riguardante l'aborto che ha permesso
l'apertura di una discussione su questa tematica, anche con gli interventi dei
membri del CAV.
Da quel momento in poi, ogni giorno bisognava impegnarsi per
esprimere il proprio pensiero riguardo la vita, il matrimonio, l'aborto e via
dicendo. Sicuramente è stato un grande onore per me poter visitare il
Parlamento Europeo e assistere a una seduta, ma è stata altrettanto istruttiva
la discussione con i compagni del mio gruppo nel momento in cui bisognava
decidere quale emendamento sul matrimonio modificare o integrare. La cosa più
bella è stata poter conoscere i pareri dei miei compagni a riguardo, anche perché,
come in ogni assemblea che si rispetti, vi erano opinioni molto spesso
contrastanti, ma alla fine si è giunti a un accordo.
Il movimento per la vita sicuramente è a mio parere
un'organizzazione molto utile al giorno d'oggi, soprattutto a livello morale
per tutte quelle mamme che devono decidere la sorte della gravidanza, che
cambierà la loro vita in ogni caso, sia con l'interruzione che con il
proseguimento di essa. Di certo diventare genitore non è una cosa facile,
soprattutto quando si è soli o quando non si hanno le risorse economiche per
poter far crescere in salute il proprio bambino, ma è ancora più difficile a
mio parere, continuare la propria vita con la consapevolezza che il bambino che
poco tempo prima si aveva in grembo, non tornerà più, se si opta per l'interruzione
della gravidanza.
Considerando il lato "divertente" dell'esperienza,
ho trovato, anche se in soli quattro giorni, molto di più rispetto allo
shopping e ai souvenir: l'amicizia. Conoscere nuove persone molto spesso porta
il doversi confrontare con degli sconosciuti che pian piano diventano parte
della tua vita, o per meglio dire, del tuo cuore. Ringrazio tutti coloro che,
anche se non ho conosciuto a fondo, mi hanno regalato un sorriso o una risata,
ma ringrazio ancor di più il mio gruppo che ho potuto conoscere meglio durante
l'esperienza. Tutto ciò che ho vissuto con loro, è congelato per sempre negli
scatti della mia macchina fotografica.
Enrica Concas (Sardegna)
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