Melazzini al Meeting, ha ricordato come “nell’incontro con l’altro nascono esperienze e situazioni per la valorizzazione della persona”. Un valore della persona che vanisce nell’aborto terapeutico, troppo spesso indicata come soluzioni unica alla disabilità del figlio.
L’assessore Melazzini ha ringraziato Emma
Neri per la collaborazione nella realizzazione del libro “Daniele che avrà 20
anni nel 2020” in cui si “racconta la storia di Daniele, un piccolo disabile,
delle sue difficoltà e dei suoi progetti. Sono pochi gli strumenti che le
persone disabili hanno per trovare il meglio di sé”.
“Posso garantire a tutti che è un piacere
essere disabile: ho incontrato la malattia tardi, per la verità, e ciò mi ha
convinto a battermi con le istituzioni per poter agevolare tutti coloro che
sono affetti di qualunque forma di menomazione, di qualunque genere”. Il
disabile, spiega Melazzini, è chiunque viva in un contesto ambientale
sfavorevole, per cui è necessario che le istituzioni rendano meno difficoltose
le condizioni di vita in cui vive.
Renato Farina che ha guidato l’incontro ha
posto l’accento sulle assurdità che la società compie confrontandosi, o meglio
cercando di non confrontarsi, con il tema della disabilità. Il giornalista ha
raccontato il suo sconcerto di fronte ad alcune notizie non troppo lontane nel
tempo.
“Fino
al 1997 in molti paesi del nord Europa molti disabili sono costretti alla
castrazione chimica per non dare alla luce altri disabili, specie quando si
sospetta che le disfunzioni siano dovute a cause genetiche. I governi lasciano
libere queste persone, ma tolgono loro alcune importanti forme di sovvenzione
qualora non si sottopongano a tale pratica”.
“Eppure molti illustri personaggi hanno
forme di disabilità – ha concluso Melazzini – basti pensare ad illustri
scienziati, scrittori, personaggi della musica del passato. In fin dei conti
ognuno di noi, avendo a che fare con vari ambienti, come dice Lewin, può
risultare, in qualcuno di essi, disabile”.
(Fonte: www.meetingrimini.org / F.Po.)
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