Planned Parenthood, la più potente ONG dedicata alla diffusione dell’aborto finisce sotto la lente del General Accounting Office. L’ente di controllo USA analizzerà l’impiego di tutti i fondi federali spesi a supporto dell’organizzazione per cercare potenziali frodi allo Stato.
I prolife americani hanno da tempo denunciato
come queste vere e proprie industrie dell’aborto impieghino i fondi federali
per “sottoscrivere” gli aborti, una pratica vietata a livello nazionale dall’emendamento
Hyde. La Planned Parenthood (PP) è inoltre al centro di numerose segnalazioni riguardanti comportamenti inappropriati e violenze fisiche. Recentemente il Washington Post ha raccolto testimonianze raccapriccianti di schiaffi alle donne in attesa di abortire e preoccupanti mancanze igieniche in una clinica di PP. Il caso riscontrato nel Delaware si aggiunge alle denunce che continuano a scuotere gli USA dopo lo scandalo Gosnell (vedi qui).
Il deputato Chris Smith ha dichiarato a LifeSiteNews: “è giunto il momento
per gli americani di rivedere il sostegno alla PP, e di
cancellare il suo finanziamento da parte del governo”. Il membro del Congresso
ha poi aggiunto: “speriamo in questo modo di porre fine al sostegno, al
finanziamento e alla complicità dei contribuenti americani nella violenza
contro i bambini”. Anche il deputato Olson ha ricordato che le leggi degli
Stati Uniti proibiscono l’impiego di fondi federali per finanziare l’aborto e
che proprio il
Congresso “ha il dovere di assicurare che l’esecutivo agisca secondo le
leggi nazionali”.
Nel frattempo secondo Life Decisions International (LDI), una ONG che monitora le associazioni abortiste, la Planned Parenthood ha festeggiato il record di finanziamenti
pubblici per 500 milioni di dollari nel 2012. Così la presidentessa di PP potrà portare a casa un salario di 400.000 dollari e il tremendo record di 300.000 aborti nello scorso anno.
(TE)
Fonti:
www.washingtonpost.com
www.lifesitenews.com
LDI, www.fightpp.org
(TE)
Fonti:
www.washingtonpost.com
www.lifesitenews.com
LDI, www.fightpp.org
Nessun commento:
Posta un commento