La redazione di Giovaniprolife invita tutti i lettori ad aderire alla giornata di digiuno e preghiera per la pace in Siria
Accade poche volte, nella storia, di poter dare un segno all'umanità. Un segno senza superbia, senza ridondanze, senza affettate magniloquenze: ma comunque un grande segno. Un segno cristallino e puro di grandezza.
Il Santo Padre Francesco dal Vaticano chiama l'umanità a unirsi in un globale gesto per la pace. Non una pace astratta, ma una pace concreta: la pace in Siria.
Dove si rischia di passare da un conflitto interno già sanguinoso e folle, di cui a suo tempo Benedetto XVI aveva chiesto più volte la cessazione, ad un conflitto globale. Di proporzioni non facili da prevedere, visto il calibro delle potenze che si stanno preparando.
Non vogliamo addentrarci in valutazioni geo-politiche, che sono ben al di fuori della nostra portata. Ma i caratteri di quello che si prepara sono evidenti. Da una guerra interna, già orrenda, ad una guerra globale, assai peggiore.
Si può, quando il male sembra inevitabilmente volgere al peggio, pensare di risollevarsi con un colpo di reni e cancellare il male stesso?
Vale la pena di tentare.
In fondo, noi giovaniprolife siamo abituati a queste sfide. Vogliamo un mondo dove si difenda la vita: una impresa che sembra disperata, tanto è il silenzio omertoso che regna sulla questione aborto, e più in generale sul rispetto della vita umana. E però noi ci crediamo.
Ci sono molte assonanze tra la volontà di Sua Santità di scacciar via i demoni della guerra con la preghiera e la penitenza, e la nostra voglia di sconfiggere la morte con l'amore e la gioia.
La stessa follia, forse. Ma più probabilmente la stessa lungimirante visione. E' proprio quando tutto sembra compromesso, che occorre risollevarsi.
Per questi motivi, non possiamo fare a meno di apprezzare, e unirci, al gesto di Papa Francesco.
Che sembra dirci nient'altro che questo: «State qui. Pregate con me.»
La nostra redazione, simbolicamente a nome di tutti i giovani del movimento per la vita, aderisce con entusiasmo all'appello di Papa Francesco e chiede a chi legge di unirsi in preghiera, oggi, meglio ancora seguendo anche il digiuno.
Che crediate o meno, oggi avete l'occasione di offrire i vostri migliori pensieri a questo desiderio genuino e grande di pace. E di farlo insieme con tutta l'umanità che vuole la pace.
Servirà? Riusciremo a scacciare la guerra? O a ritardarla, o a ridurne l'entità o la durata?
Questo lo vedremo.
Certamente la lotta per la pace e la lotta per il diritto alla vita sono due cose strettamente legate. Ricordiamo ancora una volta la frase di Madre Teresa di Calcutta: se vuoi la pace, difendi la vita.
Potremmo dire, in questa occasione: se difendi la vita, non puoi non volere la pace.
La redazione di Giovaniprolife.org
Molte diocesi hanno organizzato momenti di preghiera più o meno in contemporanea con quello di Piazza S. Pietro. Ma per chi non avesse modo di parteciparvi, possiamo indicare la recita del S. Rosario secondo le intenzioni del Papa. Quanto poi al digiuno, niente paura! E' valida anche solo la sostituzione di un pasto principale con del pane e dell'acqua.
Siate scrupolosi: potrete dire di aver fatto qualcosa di concreto, di sentito e personale, per la pace in Siria.
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