In Italia si festeggia la vita, in Belgio si marcia per difendere l'aborto.
L'aborto è la soluzione. Con questo striscione si apriva ieri sera la manifestazione delle associazioni femministe a Bruxelles. La manifestazione aveva come scopo quello di protestare contro la riforma della legge spagnola Gallardón, cioè la legge sulla IVG che ridurrebbe l'accesso all'aborto per le donne spagnole. La manifestazione ha contato però la partecipazione di circa 2000 persone - secondo l'organizzazione- un numero discutibile vista la massiccia pubblicità degli europarlamentari socialisti e verdi e la sponsorizzazione di molteplici sigle sindacali del Belgio.Tra le sigle anche la European Humanist Federation (EHF), Abortionright.eu, the European Women’s Lobby (EWL) e l'International Planned Parenthood Federation (IPPFEN). Dall'altro lato, si ricorda la Marcia per la Vita di Parigi di domenica 19 gennaio che ha contato la partecipazione di oltre 40 mila persone appena comparsa sui media. La campagna elettorale europea è iniziata e lo si vede dai recenti avvenimenti proprio sul dibattito Vita-Aborto.
Prima con la relazione Estrela[1], la quale ha partecipato attivamente alla manifestazione pro-aborto, che è stata bocciata in sessione Plenaria a Strasburgo a dicembre, poi con la richiesta dei socialisti europei di una partecipazione attiva della Commissione Europea per la difesa del fantomatico "diritto all'aborto"[2] in Spagna (con una petizione firmata da solo 230 Parlamenti Europei su un totale di 751), anche questa respinta dal Commissario Europeo Kallas.
A rendere ancor di più l'aria frizzante la situazione spagnola, il governo socialista di Hollande, che perdendo consensi cerca di unire le forze su tematiche sensibili, e sicuramente l'Iniziativa dei Cittadini Europei "Uno di Noi" che ha raccolto l'adesione di più di 1.8 milioni di persone. Possiamo dire che in Europa si ha il ritorno della tematica che ha scosso la società negli anni '70 e per questo è necessario che tutto il popolo della vita torni a far sentire la sua voce soprattutto durante una delle campagne elettorali più difficili della storia del nostro continente.
Giovani prolife / AT
Giovani prolife / AT
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[1] http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2f%2fEP%2f%2fNONSGML%2bREPORT%2bA7-2013-0426%2b0%2bDOC%2bPDF%2bV0%2f%2fFR
[2] La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha affermato nel caso A, B e C contro Irlanda (16 dicembre 2010) che: "The art. 8 cannot be interpreted as conferring a right to abortion" (par. 214) perché "whenever a woman is pregnant, her private life becomes closely connected with the developing foetus".
[1] http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-%2f%2fEP%2f%2fNONSGML%2bREPORT%2bA7-2013-0426%2b0%2bDOC%2bPDF%2bV0%2f%2fFR
[2] La Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo ha affermato nel caso A, B e C contro Irlanda (16 dicembre 2010) che: "The art. 8 cannot be interpreted as conferring a right to abortion" (par. 214) perché "whenever a woman is pregnant, her private life becomes closely connected with the developing foetus".
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