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"Eutanasia legale", le 5 bufale radicali


Nonostante le frottole sull'eutanasia "facile" e senza problemi morali, la verità è diversa

Condensare tante bugie ed imprecisioni in poche righe è impresa difficile. Occorrono abilità, determinazione e soprattutto esperienza di propaganda; tutte qualità di cui i radicali sono maestri indiscussi, a partire da quando, decenni fa, non si fecero problemi a divulgare cifre del tutto surreali a proposito degli aborti clandestini e del numero di donne morte per mano delle mammane. Per questo non stupiscono i molti errori presenti nel testo dellaProposta di legge di iniziativa popolare su: Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia, per la quale è avviata, a livello nazionale, una raccolta firme. Errori che, per comodità di chi legge, ci permettiamo di sintetizzare e presentare in cinque punti, iniziando dalla relazione introduttiva.


«Ben oltre la metà degli italiani, secondo ogni rilevazione statistica, è a favore dell’eutanasia legale». FALSO: nessuna «rilevazione statistica» dice che «ben oltre la metà degli italiani» vuole l’eutanasia legale. Semmai anni fa delle rilevazioni riscontrarono come, per esempio, il 64% degli italiani fosse favorevole all’eutanasia per Piergiorgio Welby (1945-2006): ma si trattava di rilevazioni effettuate (leggi di più su SALTOVITALE)
 
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