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Le ragioni sbagliate dell’eutanasia: il caso Olanda

“Nel 2011, in Olanda, sono morte 4.770 persone per l’eutanasia anche se il governo ne riconosce ufficialmente solo 3.695. 

L’iniezione letale, oltre ai bambini, è stata somministrata quest’anno per la prima volta anche ad un malato di Alzheimer, che non poteva più esprimere la sua volontà, requisito richiesto per legge”. La situazione dell’eutanasia sui minorenni, regolamentata in Olanda già dal 2004 dal famoso Protocollo di Groeningen, si complica ulteriormente. È quanto osservato da un articolo, uscito su Tempi.it qualche giorno fa. Le “ragioni” per infliggere l’eutanasia si moltiplicano: “è lecito autorizzare l’iniezione letale quando «persiste il periodo in cui [il minore] ansima ed è morente e l’inevitabile morte si protrae causando gravi sofferenze ai genitori». 

Le condizioni in cui si può applicare l’eutanasia ai minorenni si ampliano, a dimostrazione di come una piccola apertura nel verso sbagliato porti velocemente verso il baratro. Ciò che preoccupa maggiormente è ancora una volta la “maschera dei diritti”: viene inflitta l’eutanasia per tutelare i genitori che non potrebbero sopportare la sofferenza di vedere la morte naturale del proprio figlio. Viene inesorabilmente da chiedere perché ancora una volta si scelga la persona di cui tutelare i diritti, e come mai la scelta ricada sempre a favore del più grande e del più forte. La legge della giungla?

L’articolo completo: tempi.it
 
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