La vita umana inizia sin dal concepimento, almeno per I Simpson. Il cartone animato irriverente e contestato, dove però primeggiano la famiglia e l’amore, perde la voce indimenticabile di Tonino Accolla.
Oggi ci ha lasciato il doppiatore italiano di Homer il papà
della famiglia più famosa e contestata dei cartoni animati. Eppure dietro ai
dissacranti omini gialli di Matt Groening c’è qualcosa di più della critica
irriverente ai costumi americani e di tante altre nazioni compresa l’Italia.
Nemmeno con la religione i più rumorosi frequentatori della “prima chiesa di
Springfield” sono molto delicati, figuriamoci con la politica. La serie animata, completamente censurata in
Iran, però ha il cuore tenero.
I fan di tutto il mondo sanno che dietro ogni sceneggiatura di James L.
Brooks, Matt Groening e Sam Simon primeggia il valore della famiglia,
probabilmente riletto sotto la luce del “familismo amorale”: la famiglia c’è
sempre, tiene, protegge salva, alla fine redimerà i Simpson stessi. E su tutto vince
l’amore sincero di Homer che sussurra, con la voce del compianto Tonino Accolla,
alla moglie: “Non so cosa dirti Marge io non penso alle cose. Rispetto le
persone che lo fanno, ma io cerco solo che il giorno non mi faccia troppo male,
finché non mi imbacucco nel letto accanto a te...”. Probabilmente l’amore
familiare dei Simpson era stringente anche per gli stessi creatori che per la serie
Futurama hanno scelto l’amicizia come tema portante.
Ma I Simpson restano “attaccati ai valori”, anche con quello
strano accento prolife. Ebbene sì... tutti i fan conoscono esattamente l’istante
da cui Homer e Bart esistono nella serie. La loro vita ovviamente inizia sin
dal concepimento, mostrato con tanto di scene della storia prenatale di
ciascuno. Non solo I Simpson riconoscono la vita dal concepimento, ma sullo
spinoso tema della gravidanza inattesa, per esempio quella di Marge, chi ha
visto almeno una puntata sa come è andata a finire... è vero Homer ha spesso
rinfacciato a Bart di “avergli incasinato la vita”, ma di fatto a tante ragazze
in dubbio, il buon Homer sicuramente direbbe timidamente... “fate come farebbe Marge,
scegliete la vita”.