Mentre altri Paesi come il Regno Unito stanno abbandonando i protocolli per la morte assistita dei malati, (vedi qui) in Italia i radicali consegnao le firme per introdurre l'eutanasia. Ma c'è chi dice no.
“È impensabile – aggiunge Maniscalco – che un Paese civile renda possibile un tale scempio, la quintessenza del disprezzo assoluto del dono più grande che possediamo. Le informazioni propugnate dalle associazioni favorevoli al suicidio assistito e alla sua legalizzazione travisano i dati dell’Istituto Mario Negri di Milano in merito alla ‘dolce morte’, alla percentuale di italiani favorevoli e al numero di suicidi tra i malati terminali”.
Le informazioni erronee comunicate dalle associazioni a sostegno della campagna pro-eutanasia hanno costretto persino il direttore dell’Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, a dissociarsi con fermezza dalla lettura e dall’interpretazione distorta fatta da tali associazioni dello studio compiuto dall’Istituto milanese.
Le informazioni erronee comunicate dalle associazioni a sostegno della campagna pro-eutanasia hanno costretto persino il direttore dell’Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, a dissociarsi con fermezza dalla lettura e dall’interpretazione distorta fatta da tali associazioni dello studio compiuto dall’Istituto milanese.
“Nella speranza di dare una svolta alla deriva valoriale provocata da questa cultura della morte – conclude Samuele Maniscalco – ‘Voglio Vivere’ risponde con una proposta positiva, di vita, invitando a sottoscrivere e a diffondere – anche online, attraverso il nostro sito – la petizione indirizzata al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, affinché prenda atto della contrarietà del popolo italiano a questa proposta disumana”.
Ufficio Stampa Luci sull’Est
Ufficio Stampa Luci sull’Est
Nessun commento:
Posta un commento