L’allarme viene dal Parliamentary Network for Critical Issues (PNCI).
L’associazione, senza orientamento politico, che lavora per
identificare, unire e coordinare gruppi prolife, legislatori e comunità
religiose per far progredire il rispetto della vita in ambito politico e
legislativo. Il network riferisce la forte opposizione alla coalizione dei
Paesi con normative prolife nei recenti meeting delle Nazioni Unite. L’opposizione
è guidata dai gruppi radicali estremisti che lavorano per la diffusione dell’aborto
nel mondo.
L’ultimo caso durante la Conferenza Regionale sulla
popolazione e lo sviluppo dell’America Latina e dei Caraibi, tenutasi in
Uruguay. Le dichiarazioni finali della conferenza infatti chiedono la riduzione
delle normative prolife, specie in materia di accesso all’aborto per le
adolescenti. Tutto questo da inserire addirittura nei nuovi obiettivi di sviluppo
post 2014.
Alla conferenza hanno preso parte infatti anche alcune ONG
dichiaratamente abortiste e che proprio nei giorni precedenti alla conferenza
si sono riunite in un agguerrito forum di coordinamento. Così il documento
finale, il “Montevideo Consensus on population and Development”, si pronuncia esplicitamente
a favore dell’aborto.
Ancora una volta ciò avviene sotto le consuete moine propagandistiche
della “prevenzione dell’aborto clandestino” e della “contraccezione d’emergenza”,
ma altro non è che un avvaloramento dell’aborto sic et sempliciter. L’equazione
sbagliata secondo cui l’aborto legale incrementa la salute delle donne è stata
assunta senza tener conto dei dati reali, che mostrano per esempio, come il
Cile -paese in cui vige ancora una normativa prolife- sia il paese con il
minore tasso di mortalità materna dell’America Latina.
Non solo, la conferenza ritiene necessario un intervento per
la rimozione delle barriere poste dalle “comunità religiose” per poter fare
progressi nella direzione – abortista- indicata. Il tutto è ovviamente condito
dalla consueta propaganda che vede in ciò una forma di promozione dei diritti umani. Tuttavia, come sottolinea il PNCI, quanto proposto a Montevideo, come in tante altre occasioni, è in palese
violazione dell’American Convention on Human Rigths.
(Giovani Prolife / TE)
Per saperne di più: http://www.pncius.org/
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