Una riflessione a tappe sul messaggio del Consiglio Episcopale per la 36a edizione.
“I figli sono la pupilla dei nostri occhi… Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti?”. Così Papa Francesco all’apertura della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù ha illuminato ed esortato tutti alla custodia della vita, ricordando che generare ha in sé il germe del futuro. Il figlio si protende verso il domani fin dal grembo materno, accompagnato dalla scelta provvida e consapevole di un uomo e di una donna che si fanno collaboratori del Creatore.
La nascita spalanca l’orizzonte verso passi ulteriori che disegneranno il suo futuro, quello dei suoi genitori e della società che lo circonda, nella quale egli è chiamato ad offrire un contributo originale. Questo percorso mette in evidenza “il nesso stretto tra educare e generare: la relazione educativa si innesta nell’atto generativo e nell’esperienza dell’essere figli”, nella consapevolezza che “il bambino impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti”.
Viviamo in un periodo segnato dalle profonde ferite della crisi economica che è presto diventata una emergenza sociale. In questo panorama desolante, spesso segnato dalla perdita di fiducia nel domani, i vescovi italiani hanno scelto di puntare proprio a quel domani partendo proprio dalle sue origini: il futuro nasce dalla vita generata.
Il tema della 36a edizione della Giornata per la Vita è "Generare futuro": un binomio che racchiude al tempo stesso la speranza e la responsabilità. Così come siamo chiamati a declinare la speranza in chiave sociale e la responsabilità in chiave familiare dobbiamo, altresì, ricordare la responsabilità di personale nelle vicende sociali e guardare con speranza alla fecondità familiare. Questo perchè nel rispetto e nella cura della vita nascente possiamo riconoscere il principio di ogni tutela della dignità umana.
Papa Francesco ha ricordato questo profondo legame nell'esortazione Evangelli Gaudium: "questa difesa della vita nascente è intimamente legata alla difesa di qualsiasi diritto umano. Suppone la convinzione che un essere umano è sempre sacro e inviolabile, in qualunque situazione e in ogni fase del suo sviluppo. È un fine in sé stesso e mai un mezzo per risolvere altre difficoltà" (EG 213).
Giovani prolife.
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