Non era attaccata a nessun macchinario, respirava da sola, aveva il ciclo, ma allora perché è morta?
Oggi alcuni dubitano che esista il diritto alla vita dell’essere umano e nello stesso tempo c’è chi sostiene addirittura l’esistenza, certa certissima, del diritto di morire. Capita così che le singole vicende umane, di militanti e non finiscano per essere strumentalizzate per la sola affermazione del diritto di morire. Così mentre milioni di uomini e donne nel mondo non hanno alcun diritto di vivere nell’assordante silenzio dell’occidente si evoca il diritto all’eutanasia.
Lo stesso partito radicale augurandosi che “l’eutanasia sia
legale” ammette che è illegale, figuriamoci un diritto. Eppure cinque
anni fa nel nome di un simile diritto veniva lasciata morire Eluana Englaro. Un
fatto tanto sconcertante che non ci è stato raccontato con un mare di bugie. Probabilmente nessuna avrebbe accettato la verità, così Eluana è morta.
Al presunto “diritto di morire” ha fatto appello più volte
Saviano: in un articolo (Chiedete scusa a
Beppino Englaro. Repubblica, 12 febbraio 2009) ripete “diritto” undici volte: ripetere una cosa inesistente dieci volta la rende reale? Forse per qualcuno sì. Nessuno nei media più diffusi ha raccontato la
verità. La giornalista Bellaspiga si è data questa risposta: “farlo
lascerebbe attoniti gli italiani, ancora convinti che fosse malata, che fosse
terminale, che vivesse attaccata a macchine, che soffrisse, e magari pure che
la sua volontà fosse morire”.
Sempre Saviano nel febbraio del 2009 descriveva Eluana attaccata a delle macchine con il “viso deformato, le orecchie
divenute callose e la bava che cola, un corpo senza espressione e senza capelli”
(Pidan perdón a Beppino Englaro. El País, 11 febbraio 2009). Tutte bugie, oggi lo sappiamo, ma non so se
Saviano abbia mai rettificato o ammesso la falsità di quanto ha scritto o se si sia mai scusato. Eluana respirava in autonomia, aveva il ciclo
mestruale, deglutiva autonomamente, e il suo respiro variava a
seconda degli argomenti trattati dalle persone vicino a lei. A dirlo è il dott.
Giuliano Dolce che la seguiva proprio su incarico del padre Beppino, prima di
essere sostituito. Chi ha visto Eluana prima della morte descrive “una disabile, a occhi chiusi
potrebbe essere la persona più sana del mondo […] il volto è rilassato, pieno,
normale” (L. Bellaspiga – P. Ciociola, Eluana. I fatti. Ancora, Milano 2009, p.
8).
Il destino di Eluana è stato segnato da una Sentenza della
Cassazione che ha ritenuto lo stato vegetativo irreversibile, peccato che la
comunità medica mondiale e tante famiglie che lottano per i propri cari non la
pensi no affatto così. L’altra bugia riguarda il Tribunale di Milano: siamo
tutti convinti che sia stata una sentenza e invece no, non c’è alcuna sentenza
milanese: un semplice decreto del tribunale tutt’altro che incontrovertibile. C’è
invece una sentenza della Corte d’Appello di Milano che nel 2006 rifiutò le
richieste del padre... semplicemente perché
Eluana era viva: potere del buon senso.
Ma perché tutto questo? Perché la vicenda di Eluana, a
dispetto della sua esistenza, è stata una battaglia politica, “una nuova Porta Pia, una breccia aperta per
spazzare via ‘la concezione sacrale della vita’. Per questo sospenderle
alimentazione e idratazione è ‘moralmente giusto’, e non tanto per la ragazza
in sé visto che in fondo ‘di persone ne muoiono tante, anche in situazioni ben
peggiori” (Maurizio Mori. Il caso Eluana Englaro).
La vita di Eluana
non interessava poi tanto, la causa ideologica da sé giustifica ancora oggi tante bugie. Ci hanno preso in giro. Ma resta a distanza di cinque anni una
domanda: a qualcuno interessa questa vita, le vite di chi è in stato vegetativo
o possiamo farli morire tutti? Ora che sappiamo come stanno le cose
riprendiamoci la nostra dignità e restituiamo a malati, disabili e a tante
famiglie la loro dignità: c’è un solo diritto che non ci stancheremo di
ripetere, il diritto alla vita!
Giovani prolife
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Per saperne di più: Lucia Bellaspiga e Pino Ciociola. Eluana:
i fatti. Le verità nascoste su Eluana Englaro. ÀNCORA libri, 2009 (eluana-i-fatti-le-verita)
Per scegliere e sostenere la vita concretamente:
Casa dei risvegli - Amici di Luca ONLUSS. (amicidiluca.it)
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