Emergenza Uomo: dal concepimento alla morte naturale
Dignità, Unicità e Preziosità: nelle parole di Papa Francesco l'urgenza di servire l’uomo, andando a cercarlo fin nei meandri sociali, e di restituire "l’uomo a se stesso".
Ieri è ufficialmente iniziato il Meeting 2013 dedicato all'emergenza uomo. Un'edizione dedicata alla questione antropologica che non rimarrà però immune al tema della crisi economica e sociale che attraversa l'Europa e l'Italia. Al contrario ci ricorda come al centro del sistema economico l'emergenza principale sia appunto quella dell'uomo, nella sua integralità.
Un centralità sempre ricordata anche dalla dottrina sociale. Lo ripete ancora una volta Papa Francesco nel suo saluto: "L’uomo è la via della Chiesa [...] perché è la via percorsa da Dio stesso". Il Pontefice ha poi ricordato: "l’urgenza di restituire l’uomo a se stesso, alla sua altissima dignità, all’unicità e preziosità di ogni esistenza umana dal concepimento fino al termine naturale"
Il primo appuntamento è stato con la Santa Messa presieduta dal Vescovo di Rimini, mons. Francesco Lambiasi. Commentando il Vangelo della domenica il Vescovo ha ricordato il primo impulso della salvezza dato dal dono della vita di Gesù nella passione. Un dono che però non lascia indifferenti chi si apre a riceverlo: "La croce è il vero roveto ardente dell’amore più grande, che accetta anche la morte perché ne venga la salvezza di tutti."
Il pastore ha dunque interrogato i giovani, e non solo, partecipanti al Meeting: "Ma qual è la nostra risposta a questo desiderio incandescente di Gesù?". Lambisi ha poi continuato: "Una vita sazia e annoiata, che non genera una testimonianza, non colora una esistenza, non accende una gioia. Ma, d’altra parte, c’è un segno positivo, ed è la sorprendente novità di oggi. Il vento dello Spirito ha ricominciato a soffiare forte e il suo fuoco ha ripreso fiamma".
Dal discernimento occorre poi passare all'azione, che è anzitutto apertura e incontro all'altro: “Andiamo incontro a tutti, senza aspettare che siano gli altri a cercarci!". Ritorniamo così alla missione indicata dalle parole di Papa Francesco: "servire l’uomo andando a cercarlo fin nei meandri sociali e spirituali più nascosti".
I giovani prolife e tutti i volontari del Movimento per la Vita sono pronti ad andare incontro a ogni vita umana, in qualsiasi momento o condizione. Pronti a riconoscerne l'inviolabile dignità e il riflesso del Dio della Vita che ogni vita ha pensato per il suo amore sin dall'eternità.
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