Un diario di viaggio dal Concorso Europeo al seminario estivo. Una storia fatta di ascolto, incontro e risposte. Un ringraziamento corale per le emozioni e i valori del Movimento per la Vita.
Per questo motivo, quando mi è stata data la possibilità di partecipare al Concorso Europeo che si incentrava proprio sull'iniziativa “Uno di noi” ho accettato subito. Siamo tanto presi dalla nostra routine, piena di vuoto, che non ci rendiamo conto di quanto sia importante rispettare il diritto di vivere di quel che possono sembrare solo poche cellule. Cosa se non queste poche cellule possono essere ritenute vita?
Siamo talmente tanto circondati da superficialità, ipocrisia e vittimismo che non ci rendiamo conto che quelle due cellule potevamo essere noi e che se i nostri genitori non le avessero rispettate, non saremmo qui a goderci questo meraviglioso viaggio che è la vita. Meraviglioso, sì. Ancora più meraviglioso, da quando ho avuto l’opportunità di scoprire e vivere l’esperienza del Seminario Quarenghi, subito dopo quella del concorso.
Sapete, vorrei conservare quest'esperienza totalmente. Vorrei conservarne odori, sapori, colori per poterli apprezzare a pieno nei momenti di difficoltà. E proprio come i bambini sono convinta che da qualche parte questa magia sia possibile e che il tempo non si misura in ore o minuti, ma in attimi. Vorrei riuscire a riempirmi ogni giorno dell'esplosione di pace e serenità che mi hanno invaso questa settimana.
Sapete, vorrei conservare quest'esperienza totalmente. Vorrei conservarne odori, sapori, colori per poterli apprezzare a pieno nei momenti di difficoltà. E proprio come i bambini sono convinta che da qualche parte questa magia sia possibile e che il tempo non si misura in ore o minuti, ma in attimi. Vorrei riuscire a riempirmi ogni giorno dell'esplosione di pace e serenità che mi hanno invaso questa settimana.
E infine, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo splendido viaggio perché non solo mi hanno aiutato a trovare le risposte che cercavo, ma anche perché mi hanno dimostrato che le ferite del passato, che ritenevo curate, in realtà non si erano mai chiuse e che, invisibili ai miei occhi, laceravano ogni giorno anima e corpo.
Ora credo di capire meglio come noi, davvero, in qualche modo possiamo cambiare le cose, e che non siamo solo pedine di un Qualcuno che si diverte a spostarci a suo piacimento, ma che in realtà il nostro passato è semplicemente una necessità per costruire un futuro migliore.
Essere ascoltati semplicemente, condividere le proprie idee con persone che non ti giudicano, ma che cercano di comprenderti: è questo che ha reso questa esperienza meravigliosa. Grazie al MOVIMENTO PER LA VITA, grazie all’Equipe Giovani, grazie per le emozioni e i valori che mi hanno trasmesso: non li dimenticherò, Non VI dimenticherò!
(giovaniprolife/Chiara Salvucci)
(giovaniprolife/Chiara Salvucci)
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