Seminario estivo: una settimana per cambiare

L'incontro con i ragazzi del Quarenghi mi ha reso un uomo migliore: combattiamo insieme per riuscire a far pace con la vita mettendo così vita dentro al sogno della pace.

È impossibile esprimere cosa sia stato per ognuno di noi il Quarenghi perché per descrivere le emozioni e le sensazioni che ci hanno attanagliato l’anima durante quella settimana non esistono parole abbastanza evocative.

Sicuramente sono cambiate parecchie cose. Non sto qui a raccontarvi come, dove, quando ho conosciuto il Movimento per la Vita, ma se sto scrivendo su questo foglio è perché qualcosa da raccontare ce l’ho. Sono partito come un viaggiatore che non aveva un bagaglio (nonostante la valigia fosse bella grande) e sono ritornato con tre o quattro trolley pieni non di esperienza, ma di sicurezze. Mi spiego meglio.

Al mio arrivo a Maratea, non ero ancora riuscito a dare in maniera definitiva una mia risposta ad alcuni temi fondamentali trattati dal Movimento per la Vita. La settimana, poi, è passata in modo troppo veloce e ogni istante vedevo che la mia visione, la mia persona, persino il mio carattere in alcuni punti stavano cambiando.

E così alla mia partenza mi sono ritrovato quattro "valigie" e all’interno c’erano tutte queste cose: la solidarietà e l’unione tra i membri dell’Equipe, i sorrisi delle persone che mi stavano accanto, l’amicizia di persone che in pochissimi giorni sono diventate fondamentali per la mia vita, le risate nei momenti di svago, la compassione nei confronti di alcune storie che hanno toccato nel profondo il mio cuore, l’abbraccio di un membro dell’Equipe al quale ho mostrato i miei occhi lucidi davanti alla sua esperienza e i mille messaggi in chat che ogni giorno mi scambio con le persone che laggiù mi hanno fatto sentire uno importante.

Sono diventato Uno di Voi che difende UNO DI NOI. Perdonatemi se questo mio piccolo intervento vi è sembrato solamente la descrizione e l’amarcord di momenti passati insieme, ma se oggi vi sto scrivendo è perché se ho ritrovato la serenità perduta e ho capito i mille intrighi che facevano del mio cuore un labirinto insuperabile è anche grazie a voi che mi avete reso un uomo migliore.

E il mio saluto non può essere che una promessa: quella di portarvi sempre con me e di compiere ogni azione (che sia essa una nuova canzone, un racconto, un’esperienza nuova) pensando a voi e al nostro combattere insieme per riuscire a far pace con la vita mettendo così vita dentro al sogno della pace.

(Stefano Devalle)