La testimonianza di giovani sposi e i dati che emergono da inchieste recenti indicano ancora un grande desiderio di generare, che resta mortificato per la carenza di adeguate politiche familiari, per la pressione fiscale e una cultura diffidente verso la vita. Favorire questa aspirazione (valutata nella percentuale di 2,2 figli per donna sull’attuale 1,3 di tasso di natalità) porterebbe a invertire la tendenza negativa della natalità, e soprattutto ad arricchirci del contributo unico dei figli, autentico bene sociale oltre che segno fecondo dell’amore sponsale.
Il messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata per la Vita del 2014 ci ricorda il ruolo della famiglia, come reale promotrice del futuro. È infatti la famiglia la sede in cui attraverso il dono della vita il futuro rappresentato dai figli, cittadini di domani, nasce e si forma. I genitori tuttavia necessitano il sostegno di quelle stesse istituzioni sociali a cui, attraverso la generazione della vita, assicurano il futuro e il progresso.
Già due anni fa la CEI aveva lanciato l’allarme affinché la questione demografica entrasse finalmente e sul serio nell’agenda politica. I vescovi non mancano di denunciare la mortificazione del desiderio della vita da parte del governo della cosa pubblica. Non solo siamo ancora qui ad attendere che tra gli spiragli degli incontri di governo spunti una proposta credibile a sostegno della famiglia e della vita, ma si sono aggiunte nuove nuvole scure all’orizzonte. Una mortificazione multiforme a cui sempre più si affiancano veri e propri attacchi ideologici volti a sminuire, se non addirittura smantellare, il ruolo della famiglia naturale. Un insieme di azioni scoraggianti che privano il nostro futuro di quel “autentico bene sociale” costituito dai figli.
L’Europa, e l’Italia contribuisce al risultato, ha il tasso di natalità più basso nel mondo, solo 1,47 figli per famiglia, mentre dovrebbe superare le 2 unità per garantire il giusto equilibrio. La dimensione politica influisce sulla dimensione demografica e finisce con l’influire tanto sulla dinamica economica quanto sulla sostenibilità della nostra società. Come ha ricordato nella sua esortazione papa Francesco, «La crisi finanziaria che attraversiamo ci fa dimenticare che alla sua origine vi è una profonda crisi antropologica: la negazione del primato dell’essere umano!» (n. 55). Non possiamo permettere il primato dell’economia sull’uomo, sulla famiglia, in gioco c’è il nostro bene più prezioso: la speranza del futuro racchiusa in ogni nuova vita.
Giovani prolife.
Leggi la prima parte qui: 1/4 Giornata per la Vita: Generare Futuro.
Leggi la seconda parte qui: 2/4 Giornata per la Vita: Generare Futuro.
Leggi la terza parte qui: 3/4 Giornata per la Vita: Generare Futuro (appena sarà disponibile).
Leggi la prima parte qui: 1/4 Giornata per la Vita: Generare Futuro.
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Leggi la terza parte qui: 3/4 Giornata per la Vita: Generare Futuro (appena sarà disponibile).
Leggi la quarta parte qui: 4/4 Giornata per la Vita: Generare Futuro (appena sarà disponibile).
Leggi il messaggio dei Vescovi per la Giornata per la Vita 2014 qui: Chiesa Cattolica.
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