Un bellissimo articolo apparso oggi sul blog del nostro Giuliano
Anche se il destino che ci attende è uguale, non c’è affatto accordo sul modo di guardare la vita. Fra i tanti modi d’intenderla, oggi sembra prevalere la tendenza ritenere che un’esistenza più lunga e ricca e costellata di soddisfazioni professionali ed economiche sia un conto, mentre vite brevi o poco fortunate, in definitiva, non siano bagliori, tristi lampi senza senso. In quest’ottica, la brevissima esistenza terrena di Shane Michael Haley – il bimbo di Filadelfia nato con una grave malformazione nei giorni scorsi e vissuto meno di quattro ore dopo il parto – rappresenta probabilmente il più lampante esempio di vita non solo inutile, ma persino terribilmente dolorosa:
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