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I Giovani Prolife arrivano sulla stampa!


Una pagina de Il resto del carlino interamente dedicata allavita, uscita in una giornata (24 Dicembre) in cui la vita vede il sul massimo trionfo. Una testimonianza diretta, di una ragazza che ha scelto la vita nonostante le difficoltà e la testimonianza di una grande volontaria, che si spende ogni giorno per affermare la meraviglia che è la vita
. L'abbiamo intervistata anche noi.

Cosa si prova ad uscire nelle pagine dei giornali con un messaggio cosi importante?

Stupore, soddisfazione e gratitudine.
Stupore perché, pur essendo consapevole dell’importanza del nostro volontariato e cosciente di quanto bene nel tempo abbia seminato nei cuori delle persone, mai avrei immaginato che un giorno mi scrivesse una giornalista per sapere di più e per poi scrivere un articolo su quello che il Movimento Per la Vita fa ed è. Una giornalista interessata, addirittua, a capire le ragioni di come io sia rimasta rapita da questo movimento.
Soddisfazione perché tra tante "bad news" leggere a caratteri cubitale “ felice di non aver abortito” e vedere vicino una foto con le bandiere sventolanti del Movimento per la Vita mi lasciano la suggestione che in questo mondo la cultura della Vita, seppur spesso offuscata, traviata, distorta, è intimamente forte e prima o poi esploderà in tutta la sua forza.
Questa pagina di giornale è una triplice vittoria: d’amore, di Vita, e di una cultura che apre gli occhi anche a ciò che non è scandalo o gossip.
Infine, gratitudine perché, quelle righe, scritte da Lucia Gentili -una giornalista che serba in sé 3 doti rare se intrecciate per parecchi del suo mestiere, professionalità, umanità e sensibilità- sono la fotografia di un momento della vita, che neanche con l’immagine più fantasiosa avrei pensato. Gratitudine, quindi, a tanti compagni di viaggio, di Vita… e a Dio.


Qual è stato e qual è il tuo cammino da giovane prolife?
Quello di un’adolescente come tanti altri, che in un periodo di crisi esistenziale, incontra l’Amore in un viaggio inaspettato con i volontari del Movimento per la Vita. Lo incontra a Strasburgo… per questo prima di ritornare in Italia ci mette in po’. Una volta planato fino a casa sua però, le tante cose che si illuminano di una luce nuova, anche la sfida della Vita le appare più limpida e intrisa di uno dei sensi più profondi per cui spendersi. Comincia un cammino di formazione, conoscenza e perché no anche cambiamento. Un anno fa, inoltre, le viene proposto di co-gestire un gruppo di giovani prolife regionale, insieme a quella che attualmente è la sua inseparabile socia, Giorgia Gagliardini, e in seguito a Erika Cherubini. Nasce un sogno, una sfida, un’opportunità. Ad oggi, i sorrisi dei nostri giovani, gli abbracci e il loro spirito “ temerario” ci dicono che tutto il tempo speso e che spenderemo con loro vale quanto l’oro. E’ così che la vita di una qualunque adolescente, che sarei io, non è più la stessa.

Perché si dovrebbe parlare sempre di più di queste tematiche? In che modo i giornali ci aiutano in questo ambito?
Il discorso da aprire sarebbe interminabile… toccherebbe ambiti giuridici, sociologici e psicologici, ma se vogliamo arrivare al motivo principale per il quale si dovrebbe parlare più spesso di queste tematiche è proprio perché l’informazione che ci viene trasmessa è sempre più mediata, offuscata, da filtri ideologici che molto spesso non sono prolife. Le persone devono sapere che l’embrione non è un grumo di cellule, che non è una parola astrusa, ma una vita con un cuore che batte, già dai suoi 18 giorni. Le persone devono sapere, e poi in seguito poter capire, qual è la deriva socio-esistenziale attuale. La voce dei giornali è una voce autorevole, perché che-che-se-ne-dica, la gente legge ancora, in cartaceo o su un i pad, e si interessa anche a queste tematiche, troppo spesso tagliate fuori dell’interesse televisivo. Fornire uno spettro più ampio di informazioni, prospettive, visioni è incentivo per una considerazione ecologica e veritiera di situazioni quali l’aborto, l’eutanasia e svariate altre. Apriamo gli occhi e mettiamo a frutto la nostra intelligenza, che nel senso più letterale della parola significa saper leggere dentro.
Per queste ragioni, un grazie è sentito e dovuto: grazie, Lucia, per aver avuto il coraggio di sporcarti le mani con quelli che vengono considerati temi scomodi, e che, in quanto tali, è meglio evitare. Il coraggio unito al tuo desiderio profondo di portare luce sulla verità hanno “dato vita” a tre bellissime storie inedite: quella di Emma, la mia, e la tua, che nel nome della tua passione metti la tua firma su pezzi degni di nota, senza alcun compromesso. In bocca al lupo per il tuo futuro professionale. Sei già una persona di successo... e sai il perché.


ll pezzo è uscito in una giornata particolare per chi crede e per chi non crede. Un dono, un segnale, una ragione di festa?
Anche questa volta mi complico la vita: tutti e tre. La speranza e la gioia che si augura per queste feste Natalizie e che riempie più del solito tante case è il segno che nonostante tutto non c’è ragione per rinunciare a guardare il cielo, il giorno di Natale e sempre. La storia di Emma mi dice che se vogliamo, possiamo “festeggiare il Natale almeno una volta al mese", credenti e non. Arturo Buongiovanni, un grande relatore, un giorno ci disse convinto: "ricordatevi sempre che dietro alle nuvole e al cielo cupo, il sole c’è sempre. Basta solo aspettare che le nuvole piano piano lascino posto ai suoi raggi caldi". Io ci credo, sempre, il giorno di Natale in particolar modo. Migliaia di mamme che non si sono arrese di fronte a una gravidanza difficile ci credono, come me e insieme a me. Questo è il regalo, di Natale e non, più bello.

Impegnarsi nel volontariato. Ne vale la pena? Perché?
“Abbiamo capito che il futuro della vita dipende da noi e che la nostra vocazione di giovani è proprio fare di tutto per salvaguardarla e proteggerla.. è la nostra missione di uomini e donne, oggi e domani. Non fare nulla perché si può fare poco è la prima tentazione da sconfiggere”. In queste parole è riassunta la Ragione.
Quando incontriamo i nostri giovani l’augurio che lasciamo sempre loro è proprio quello di incrociare sulle loro strade la Bellezza, si quella con la B maiuscola, quella che nasce da una parola semplice, ma sconcertante, quella che d’un tratto ferma il tuo respiro e ti dice che hai trovato un senso alla tua vita… perché forse, in realtà le hai semplicemente donato un po’ d’amore…. e l’amore entra nel cuore solo quando si è disposti a spalancare davvero le braccia alla Vita, dall’inizio alla fine, così com’è, perché un viaggio meraviglioso da assaporare pienamente in ogni istante. E’ questa la missione che ad oggi sento mia come volontaria del MpV… ed è la missione più bella di questo mondo, perché non c’è gioia più grande di chi, quando meno te lo aspetti, ti ringrazia di un tuo abbraccio, di qualche tua parola o semplice di un sorriso complice e ti dice semplicemente “Grazie, perché la mia vita, e non solo, è nata o rinata”.

Daniela Sensini

1 commento:

  1. il mondo intero dovrebbe difendere il diritto alla vita come si difendono gli altri diritti per ogni persona! si diventa persona al momento del concepimento, da quando si forma il DNA, che è la carta d'identità di ogni uomo!! queste testimonianze sono essenziali per l'opinione pubblica!! spero in un futuro di poter lavorare in difesa della vita :)

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