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Meeting 2014: parlano di noi





L'edizione odierna di AVVENIRE riporta una intervista ai giovani presenti allo Stand del Movimento per la Vita al Meeting di Rimini. 
La riportiamo integralmente. 



Vai allo stand del Movimento per la vi­ta e scopri una bella storia mai rac­contata degli ultimi giorni di san Gio­vanni Paolo II. Il racconto è risuonato più volte in questi giorni nelle parole di Martina Frassoldati, di Finale Emilia, e di Ludovica Cerasuolo, di Eboli, nel Salernitano, giovani animatrici dello stand a Rimini, che si sono trovate a proporre a tante persone in questi giorni il “progetto Gemma”, un’iniziativa che il Movimento porta avanti da tempo: 160 eu­ro donati lungo 18 mesi per “adottare” una mamma con il bambino in grembo che - per via di difficoltà essenzialmente economiche - rischia di intraprendere invece la strada do­lorosa dell’aborto. Ebbene, come Martina e Ludovica hanno raccontato, questo proget­to ha avuto un sostenitore importante, im­portantissimo e riservatissimo, tanto che non si era mai saputo prima: Giovanni Paolo II interesse, hanno detto che si faranno sentire».
Tanti piccoli Meeting nel Meeting, alla Fiera di Rimini: allo stand del Movimento per la Vita si sono susseguiti tan­ti con un lascito deciso alla fine dei suoi gior­ni ha sostenuto dieci progetti Gemma. Il bello però è nel pro­sieguo di questa storia, e che cioè uno di que­sti parti si è poi rivela­to gemellare, mentre un’altra donna che pensava di abortire perché il marito era senza lavoro, nel giro di poco tempo non solo ha messo al mondo un bambino, ma avendo nel frattempo an­che trovato un lavoro suo marito ha potuto mettere al mondo un’altra creatura. Cosic­ché, allo stand del Movimento per la Vita la raccontano così: Giovanni Paolo II ha soste­nuto 10 progetti Gemma e ne ha finanziati 12. Quasi un altro “miracolo”, insomma.
Martina e Ludovica sorridono, nonostante la loro giovane età: «Tanta gente ha mostra­to incontri, in questi giorni, per promuove­re una cultura della vi­ta e i tanti modi per so­stenerla: i Centri di aiu­to alla vita, le case di accoglienza (al centro di un incontro di testimonianze tenutosi mercoledì), l’obiezione di coscienza, la cam­pagna di firme 'Uno di Noi' per il Parlamento Europeo e, appunto, i progetti Gemma. Ieri ne hanno parlato in un incontro del pome­riggio Erika e Franco Vitali, una coppia che ha appena deciso di devolvere i regali per i 50 anni di matrimonio a un progetto Gem­ma. Solo che, altra sovrabbondanza, i regali sono stati più del previsto e di progetti ne so­no stati finanziati due. A seguire, ieri sera, ultimo appuntamento di questa settimana allo stand, un incontro con lo psichiatra Alessandro Meluzzi, a parlare di gender. Tanta gente per confrontarsi con lui su quello che è soprattutto un problema culturale, una 'testimonianza da portare', prima ancora che una legge discutibile anti­omofobia da approvare o contrastare. Una te­stimonianza a favore della vita e della fami­glia fondata sul matrimonio in grado di pro­muoverla.
Pino Morandini, ex consigliere regionale del Trentino e promotore in questa veste di cir­ca 80 progetti Gemma 'approvati all’una­nimità' è vicepresidente vicario del Movi­mento per la vita e responsabile dello stand: «Sono fiducioso - dice - i frutti di tanto inte­resse suscitato in tante persone, come ab­biamo imparato dopo tante edizioni del Mee­ting, si vedono lungo tutto l’arco dell’anno».


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