L'edizione odierna di AVVENIRE riporta una intervista ai giovani presenti allo Stand del Movimento per la Vita al Meeting di Rimini.
La riportiamo integralmente.
Vai allo stand del Movimento per la vita e scopri una bella storia mai raccontata degli ultimi giorni di san Giovanni Paolo II. Il racconto è risuonato più volte in questi giorni nelle parole di Martina Frassoldati, di Finale Emilia, e di Ludovica Cerasuolo, di Eboli, nel Salernitano, giovani animatrici dello stand a Rimini, che si sono trovate a proporre a tante persone in questi giorni il “progetto Gemma”, un’iniziativa che il Movimento porta avanti da tempo: 160 euro donati lungo 18 mesi per “adottare” una mamma con il bambino in grembo che - per via di difficoltà essenzialmente economiche - rischia di intraprendere invece la strada dolorosa dell’aborto. Ebbene, come Martina e Ludovica hanno raccontato, questo progetto ha avuto un sostenitore importante, importantissimo e riservatissimo, tanto che non si era mai saputo prima: Giovanni Paolo II interesse, hanno detto che si faranno sentire».
Tanti piccoli Meeting nel Meeting, alla Fiera di Rimini: allo stand del Movimento per la Vita si sono susseguiti tanti con un lascito deciso alla fine dei suoi giorni ha sostenuto dieci progetti Gemma. Il bello però è nel prosieguo di questa storia, e che cioè uno di questi parti si è poi rivelato gemellare, mentre un’altra donna che pensava di abortire perché il marito era senza lavoro, nel giro di poco tempo non solo ha messo al mondo un bambino, ma avendo nel frattempo anche trovato un lavoro suo marito ha potuto mettere al mondo un’altra creatura. Cosicché, allo stand del Movimento per la Vita la raccontano così: Giovanni Paolo II ha sostenuto 10 progetti Gemma e ne ha finanziati 12. Quasi un altro “miracolo”, insomma.
Martina e Ludovica sorridono, nonostante la loro giovane età: «Tanta gente ha mostrato incontri, in questi giorni, per promuovere una cultura della vita e i tanti modi per sostenerla: i Centri di aiuto alla vita, le case di accoglienza (al centro di un incontro di testimonianze tenutosi mercoledì), l’obiezione di coscienza, la campagna di firme 'Uno di Noi' per il Parlamento Europeo e, appunto, i progetti Gemma. Ieri ne hanno parlato in un incontro del pomeriggio Erika e Franco Vitali, una coppia che ha appena deciso di devolvere i regali per i 50 anni di matrimonio a un progetto Gemma. Solo che, altra sovrabbondanza, i regali sono stati più del previsto e di progetti ne sono stati finanziati due. A seguire, ieri sera, ultimo appuntamento di questa settimana allo stand, un incontro con lo psichiatra Alessandro Meluzzi, a parlare di gender. Tanta gente per confrontarsi con lui su quello che è soprattutto un problema culturale, una 'testimonianza da portare', prima ancora che una legge discutibile antiomofobia da approvare o contrastare. Una testimonianza a favore della vita e della famiglia fondata sul matrimonio in grado di promuoverla.
Pino Morandini, ex consigliere regionale del Trentino e promotore in questa veste di circa 80 progetti Gemma 'approvati all’unanimità' è vicepresidente vicario del Movimento per la vita e responsabile dello stand: «Sono fiducioso - dice - i frutti di tanto interesse suscitato in tante persone, come abbiamo imparato dopo tante edizioni del Meeting, si vedono lungo tutto l’arco dell’anno».
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