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Movit Firenze e Siena: l'ultimo Aperivita dell'anno

Vi aspettiamo al "Rifrullo" sabato 19 



E così anche quest'anno è trascorso. 

Un anno molto importante per il Movimento per la Vita, che ha un nuovo direttivo e un nuovo Presidente. 
Un anno importante per la Federazione Toscana, che anch'essa si è rinnovata.  

Un anno importante per il Movit di Firenze e Siena, che ha ospitato un Quarenghi, ha parlato di fecondazione eterologa e di obiezione di coscienza nelle università con conferenze di livello accademico ed una buona affluenza, e ha anche portato avanti il concorso "Words for Life", premiando una studentessa dell'Università di Pisa con un bellissimo Ipad Mini, integralmente finanziato dalla Agenzia per il Diritto allo Studio Regionale. 

E naturalmente anche il Movit di Firenze e Siena si è rinnovato, come ogni anno. Quest'anno abbiamo un presidente nuovo in Giuseppe Maria Forni, dell'università di Firenze. 

Ci viene dunque spontaneo il desiderio di vederci per premiare noi stessi del bellissimo anno trascorso insieme, dell'impegno profuso e, non ultimo, per il S. Natale che è alle porte. 

Non potete mancare! 
Ci vediamo al Rifrullo in via S. niccolò alle 19,30, sabato prossimo! 
Appuntamento a sabato per chi verrà, e per chi non verrà... auguri di Buon Natale! 

Incontro: Fecondazione eterologa, prospettive e problemi


Il 26 novembre presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Siena si è svolto il seminario: "Fecondazione eterologa: prospettive e problemi", a cui hanno partecipato Assuntina Morresi, dell’Università di Perugia e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, Claudio Sartea, docente di Filosofia del diritto presso l’Università Tor Vergata, Giuseppe Grande andrologo ed endocrinologo presso l’I.S.I. dell’Università Cattolica, Vincenzo De Leo, prof. associato di Ginecologia dell’Università di Siena e Direttore del Centro di Diagnosi e Cura della sterilità di coppia. Stefania Saccardi, assessore regionale alla Sanità, non potendo essere presente, ha inviato quale suo rappresentante il dott. Valtere Giovannini, Commissario dell’area vasta sud-est. 

L’edizione senese è stata preceduta da un’edizione fiorentina, nell’ottobre del 2014, sempre organizzata dal Movit di Firenze e Siena. Giuseppe M. Forni, presidente del gruppo studentesco, è riuscito a mettere allo stesso tavolo relatori con idee, anche diametralmente, opposte, che il prof. Angelo Passaleva ha moderato in modo delicato ma allo stesso tempo determinato. Il Movit ha dato occasione al più antico ateneo della Toscana, fondato nel 1240, di essere luogo di scambio franco e schietto fra idee diverse, aiutandolo a svolgere un servizio pubblico realmente laico. Il seminario si colloca all'interno di diverse iniziative che l'ex presidente dell'associazione Giovanni Gori ha inaugurato, tra le quali il concorso: "Words for Life", realizzato insieme all'Azienda regionale per il diritto allo studio della Toscana.
M. A.

Movit di Firenze e Siena: Aperivita a PRATO


Questo mese l'appuntamento con il Movit è a Prato

Ultimo appuntamento dell'anno con il Movit di Firenze e Siena. Ci vediamo questo mese il 10 giugno a Prato.

Parleremo del Quarenghi primaverile che ci siamo appena lasciati alle spalle, e del Quarenghi estivo di Maratea che sta per arrivare.

Sarà anche un'occasione per incontrarsi con i vincitori del Concorso Europeo di Strasburgo!

Parleremo anche delle sfide che ci aspettano in questi giorni. Non mancate!!

Vi aspettiamo al caffè "Prato city" in via Valentini, 7.

Ore 19:00... non tardate! E non vi perdete sulla declassata, mi raccomando!!

Idee per un post Quarenghi



Il periodo successivo al Quarenghi è sempre stato usato come un periodo di riflessione, per registrare i buoni risultati e per capire come migliorare le cose andate meno bene.

La prima riflessione deriva dai luoghi in cui il Life Happening si è svolto: il Polo universitario di Novoli e il monastero benedettino di S.Marta. Abbiamo scelto S.Marta, il posto in cui 40 anni fa fu fondato il primo Cav d’Italia, perché volevamo che i partecipanti respirassero il “clima” di quegli amici fiorentini che dettero il primo impulso alla nostra esperienza. È importante che l’Equipe giovani capisca di far parte di una storia di amicizia oltre che di un impegno pro vita.

L’altro luogo scelto è il Polo universitario di Novoli, in cui si è svolta la conferenza "Obiezione di coscienza, nulla da obiettare?", questo ci indica il nostro dovere di prendere sul serio l’essere studenti, come ricordato da S.E. Mons.Mario Meini e la prof.ssa Assuntina Morresi, dobbiamo essere, prima di tutto, validi studenti per ottenere quella formazione personale che ci farà essere dei professionisti apprezzati. Non siamo “collezionisti” di attestati di partecipazione ad eventi pro life, ma siamo persone che vogliono formarsi.

Grazie al concorso scolastico europeo e a professori sensibili alle nostre tematiche, i nostri gruppi giovani locali possono entrare nelle scuole secondarie per dare input di bioetica a studenti liceali. Dal confronto con i ragazzi ci accorgiamo di quanto questo scambio sia importante, il Mpv non può delegare questa responsabilità di formazione.
Ma accanto a questo impegno consolidato, è necessario riscoprire il lavoro dei Movit, gruppi universitari del Mpv, e valutare l’opportunità di fondarne altri, dato che, attualmente, ne esistono 3 in tutta Italia. Perché fondare altri Movit? Per calare ciò in cui crediamo nel nostro presente di studenti e provare ad avvicinare ai nostri valori giovani di altri ambienti. L' Università è il luogo dell'alta formazione, sede primaria della ricerca scientifica, dove tutte le idee si dovrebbero confrontare senza nessun pregiudizio, ecco perché è qui che dovremmo essere più presenti! Purtroppo in passato, e per nostra responsabilità e per diffidenza di alcuni docenti, non siamo stati capaci di far sentire le nostre idee in questo luogo. I Movit cercano di smuovere l’inerzia e devono diventare “ruote motrici” del cambiamento culturale; per farlo devono essere fondati nelle città universitarie, hanno senso solo se sono realmente collegati agli atenei, se offrono formazione nelle università e per gli studenti universitari, cercando di coinvolgere docenti, dottorandi e altri gruppi studenteschi. L’obiettivo è riflettere scientificamente sulle grandi sfide della bioetica e non occuparsi di rappresentanza studentesca. Il desiderio di potenziare i Movit non dovrà essere a discapito dei gruppi giovanili locali che continueranno a formare giovani fra 18 e 35 anni (liceali, neolaureati e coloro che hanno deciso di non intraprendere percorsi universitari) e a collaborare coi cav e i mpv locali. Insomma fondare altri Movit non è una svolta elitaria; siano consapevoli che il nostro gruppo giovani debba essere lievito per il popolo della Vita e non per una giovane élite.

Marco Alimenti

I Quarenghi: un'opportunità per crescere nell'amore per la Vita



Se si vuole capire perché partecipare a un Quarenghi non resta che parlare con quanti di Quarenghi ne hanno già frequentati. Sia i ragazzi che vi partecipano che i relatori che intervengono, infatti, ci testimoniano un nuovo entusiasmo e una nuova gioia di vivere che si rinnova, giorno dopo giorno e... appuntamento dopo appuntamento.


Ma che cos'è questo Quarenghi che "innamora" tanti giovani?

Il seminario Quarenghi è un momento importante di formazione e di socializzazione per giovani di tutta Italia. Nel corso di un anno, è prevista la realizzazione di due momenti: uno estivo e uno invernale. Il primo ha una durata settimanale, il secondo si snoda in un weekend. In entrambi i casi è forte l'impronta formativa: i giovani si trovano di fronte a grandi questioni etiche che coinvolgono l'attualità e sono chiamati a saperne di più e a formarsi una coscienza critica in merito. A questo si aggiunge la forte dimensione sociale del Quarenghi: scoprire e confrontarsi con tanti altri giovani che si interrogano e si pongono domande esistenziali ed etiche è sicuramente una linfa importante nella sete di conoscenza innata nei giovani. Momenti di formazione si intervallano, dunque, a momenti di socialità e svago, da pieno stile giovani MPV.

Quando e dove?

Quest’anno l’appuntamento con il seminario invernale è a Firenze, dal 17 al 19 Aprile. Il programma è stato pensato e sarà realizzato dal Movit di Firenze e Siena, la realtà universitaria del MPV in Toscana. Un weekend fiorentino, in cui si affronteranno tematiche molto importanti e attuali sulle principali questioni di bioetica. Sarà soprattutto un tempo in cui i giovani si troveranno a riflettere sulla sfida che li attende nel volontariato prolife: come essere protagonisti di una società che pare non avere più spazio per questioni tanto importanti né lasciare spazio ai giovani. Senz’altro, la prima sfida e la prima azione da intraprendere è quella di formarsi: troppe le manipolazioni dell’informazione e le ideologie che mascherano la verità. E a questa sfida, i giovani del MPV danno una risposta costante, proprio attraverso il Quarenghi. Per i dettagli su orari e relatori clicca qui.

Alcune anticipazioni anche sul Quarenghi estivo... In primis la data e il luogo di svolgimento: dal 26 luglio al 2 Agosto, presso la struttura “Stella del Mare”, ad Acquafredda di Maratea. L’articolazione delle giornate è scandita nel seguente modo: metà giornata è dedicata alla formazione, con l’intervento di grandi nomi della scienza e dello spettacolo, metà al relax, con sfondo un paesaggio mozzafiato.


Per i dettagli sul Quarenghi estivo... stay tuned!


GS

APERIVITA Movit : 8 marzo


Anche a Marzo il Movit di Firenze e Siena si riunisce.

Questo mese abbiamo una vera chicca. Non solo ci ritroviamo finalmente a Siena, ma presso lo studio di un artista! 

Saremo ospiti del nostro amico Francesco Mori, noto pittore di Grosseto, che è stato proprio ieri incaricato di disegnare il Palio di Siena che verrà offerto alla contrada vincitrice il 2 Luglio.

Come sempre, parleremo dei nostri progetti, di quelli futuri e di quelli che stiamo portando avanti. 
Siamo certi che Francesco ci mostrerà nel suo studio tante cose meravigliose a cui sta lavorando. 

Perciò non potrete proprio mancare! 

8 marzo, dalle ore 19, in via Fieravecchia 28 a Siena!! 



Quarenghi Invernale: appuntamento a Firenze


Aperte le iscrizioni per l'appuntamento invernale dei giovani del Movimento per la Vita Italiano dal titolo “Voi difenderete la vita”. Il seminario invernale
in memoria di Vittoria Quarenghi si svolgerà il 17-18-19 Aprile 2015 a Firenze.

(Foto: Andrey Mindryukov. Couple CC)



PROGRAMMA:
“Voi difenderete la vita”
Le nuove sfide della vita: i giovani protagonisti

VENERDI’ 17 Aprile: Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Firenze
16.00 Tavola rotonda “Obiezione di coscienza. Nulla da obiettare?”
Modera: Prof. Leonardo Bianchi, ricercatore di diritto pubblico - Università di Firenze
Intervengono:
Dr.ssa Caterina Linda Miceli, dirigente medico di psichiatria, psicopatologa e psicoterapeuta
Prof.ssa Isabella Leoncini, professore associato di diritto penale - Università di Siena
Prof.ssa Assuntina Morresi, professore associato di Chimica Fisica - Università di Perugia; membro del Comitato Nazionale di Bioetica
Dott. Giuliano Guzzo, sociologo, membro dell’Equipe Giovani MpV, blogger ed autore “La famiglia è una sola”
19.00 Trasferimento, sistemazione presso il Monastero Benedettine di Santa Marta in via di Santa Marta 7 e cena in hotel
21.00 “Metodi alternativi alla fecondazione artificiale”
Dr. Giuseppe Grande endocrinologo ISI – Università Cattolica Roma

SABATO 18 Aprile:
Colazione
9.00 “Question Time”  con la prof.ssa Assuntina Morresi
11.00 “Giovani prolife,  lievito per una generazione e non per una élite”
Prof.ssa Fatima Marini Mariucci
Laboratorio: perché siamo provita
Dott. Tony Persico, responsabile nazionale Giovani MpV
13.00 Pranzo
Laboratorio
16.00 – 18.00 Tempo libero a Firenze / Riunione Equipe
19.00 Santa Messa a San Firenze, piazza di San Firenze
20.30 AperiVita presso Kitsch 2, via San Gallo, 22

DOMENICA 19 Aprile:
Colazione
09.00: I giovani incontrano S. E. Mons. Mario Meini, Vescovo di Fiesole, Vicepresidente CEI per il Centro Italia e Responsabile per la Pastorale familiare della CET
10.30: Tavola rotonda: Servizio ed accoglienza: tra radici e futuro
Modera: Marco Alimenti, Responsabile Regionale MPV Toscana Giovani
40 anni di CAV, nel ricordo di Maria Cristina Ogier,
Prof. Angelo Passaleva, Presidente MPV e CAV di Firenze
“Voi difenderete la vita” – parole ai giovani
On. Carlo Casini, Presidente MPV Italiano



 INFORMAZIONI GENERALI
Costo di partecipazione: Euro 75,00 di cui 50 euro da versarsi all’atto dell’iscrizione. La caparra deve essere versata sul Conto corrente bancario intestato a Movimento per la vita italiano (Iban: IT61 J03015 0320 000 000 410 6218 – Banca Fineco)
Iscrizioni entro il 20 Marzo alle ore 10 inviando la scheda insieme con la ricevuta di pagamento via mail all’indirizzo: seminarioquarenghi@gmail.com
Inviare conferma della partecipazione anche all’indirizzo mail: movitfirenze@gmail.com
Per gli spostamenti nella città di Firenze si consiglia di acquistare 4 biglietti ATAF. Il programma potrà subire variazioni.
Per chi vive a Firenze o nei dintorni e non ha quindi necessità di pernottare, è possibile iscriversi fino al 13 aprile.

___________________
SCHEDA DI ISCRIZIONE

Desidero partecipare all’evento  “Seminario Invernale per giovani Vittoria Quarenghi 2015”. Allego la ricevuta di pagamento di euro 50.

Nome____________________________Cognome_____________________________

Data di nascita___________Luogo di nascita______________________________

Residente a_______________________via_________________________n___

Tel.______________________Cellulare____________________________

e-mail___________________________________________________

Volontario presso il CAV/MPV di__________________________________

FederVita: ____________________________

Data __________   Firma__________________________



Movit Toscana: aperivita a Empoli






Nuovo appuntamento per il Movit Toscana. I giovani si sa, non si fermano mai, e si occupano di cose serie divertendosi. Ecco, perché, il prossimo incontro è un’”AperiVita”, un aperitivo in cui si ride, si chiacchiera e si organizzano le attività di volontariato prolife!

Se sei un giovane toscano e ti va di entrare a far parte della realtà universitaria prolife:
Save the date!



Domenica, 15 Febbraio 2015

Ci ritroviamo in Via Cavour 43/B a Empoli!


Ti aspettiamo!

XXXIV Convegno CAV: il futuro comincia qui


Anche a Montesilvano (Pescara), convegno CAV numero 34, i giovani c'erano

« Chi di noi va al convegno CAV?» ci siamo chiesti noi del Movit di Firenze, un mesetto fa. Inizialmente non sapevamo se prendere un pulmino o cosa, poi ci sono state - causa esami universitari e tesi di laurea - diverse defezioni. Ma questo non ci ha spaventati. In quattro, pochi ma buoni, io, Lara, Travisi e Gori, ci siamo indirizzati verso Roma, e poi verso l'Aquila, e poi verso Pescara. 
Il viaggio è stato un po' lungo, ma la musica ci ha fatto compagnia. 

Appena arrivati, appena il tempo di rifiatare e inizia la prima iniziativa in plenaria: parlano Mario Adinolfi, autore di "voglio la mamma", personalità di sinistra in prima fila contro l'ideologia del gender, e Lucia Bellaspiga, giornalista di Avvenire e testimone diretta di alcuni episodi delle ultime giornate di Eluana Englaro. 
Molto, molto interessanti. 
Adinolfi è poi stato assediato da quanti avevano colto l'occasione di acquistare il suo libro e farselo autografare. Tra questi, io. 
«Perché questo apparente trionfo senza resistenze dell'ideologia gender, Mario?» gli chiedo, quando siamo da soli. «E' a causa del deserto culturale in cui siamo.» Mi risponde. 
Peccato che la penna che gli avevo dato se l'è tenuta per firmare altri autografi. Pazienza, era una biro. E non era nemmeno mia. 
Al prossimo incontro, Mario.
Nel frattempo era arrivata anche Chiara, e Tony, e sua moglie Giovanna. 
Cena abbondante e un gioco da tavolo al volo. Quando siamo distrutti (si entra subito in modalità Quarenghi) si va a letto. 

Il giorno dopo hanno inizio i lavori. Io, Anna, Lara, Giovanna e Antonella ci indirizziamo al gruppo "Sos Vita", che promette bene. A parlare c'è Giuseppe Grande, e Maria Luisa Ranallo di Udine; e conosciamo la grafica di SOS vita, Sara: il suo sorriso e la sua leggerezza ci conquistano. 
A parte un po' di manutenzione fuori orario ( siamo in tre gruppi nella stessa sala, se non ci mettiamo a cerchio e non piazziamo dei pannelli non riusciremo mai a sentire quel che diciamo) il gruppo scorre piuttosto bene. Questo team ha lavorato sodo e si vede: lo sapete che presto avremo SOS Vita, il numero verde (800 81 3000) per le donne in difficoltà, sarà presto anche una chat room? Alcuni mesi di pazienza, e vedrete che sito ti tirano fuori. 
Pranzo tutti insieme, con Maria Antonietta che ci fa compagnia mentre il povero Giuseppe, come Piergiorgio e Anna, sono prigionieri nell'altro hotel. Ma grazie ad un'abile mossa, scambiamo Anna con Maria Antonietta, così entrambe possono pranzare con chi preferiscono avere vicino.

Nel pomeriggio ci dividiamo. Chi come Trevis si lascia rapire dal gruppo baby-sitting, ottimamente condotto da Maria Chiara e Greta, che si prendono cura delle nostre pianticelle prolife. Chi come Lara diligentemente cerca un altro gruppo, dato che - ci viene detto - il lavoro tra mattina e pomeriggio è identico.
Chi invece si ricorda che non fa parte di nessun cav ed è lì per socializzare, anzi ri-socializzare, trova modalità alternative di trascorrere il tempo. 

Per chi vuole c'è la messa. Gori e Trevis se la perdono, confidando nella messa del giorno dopo che invece, a sorpresa, cambia orario spiazzandoli. 

Calano le tenebre, e dopo un'altra abbondante cena ( mai mangiato tanta pasta in vita mia, due portate mattina e sera!!) ci dividiamo, chi per un Bang al volo (dove mi hanno fatto fuori due volte, una come rinnegato e una come fuorilegge) chi per una visione di un noto film spagnolo che sta riempiendo le sale cinematografiche di Roma e non solo. 

Scopro in questi due giorni che lo scopo dei giochi per Antonella e Chiara non è tanto vincere ma farmi perdere. Credevate voi che si riuscisse a fare un Citadels senza che Chiara mi accoppasse più volte e Anna mi derubasse? Ovvio che no. 

Arriviamo a domenica: che inizia benissimo per me, con una doccia gelata (non in senso metaforico); poi in plenaria, non prima, però, di essersi fatti una passeggiata sulla spiaggia, con Giova, Trevis, Lara, Anna, Antonella, Maria Antonietta e Chiara, alla ricerca di conchiglie per una collana. 
Gli ultimi interventi, che sintetizzano quanto i vari gruppi hanno fatto. 
E poi il pranzo. 

E i saluti: chissà quando ci rivedremo. Parte il pullman del Veneto, e salutiamo Anna. Parte il pullman del Piemonte, e salutiamo Piergiorgio. 
E alla fine partiamo anche noi, salutati da Chiara e Antonella che hanno deciso di partire più tardi in treno. 
Abbiamo la nostra musica che ci fa compagnia, e un Trevis scatenato viola ripetutamente i limiti di velocità. Arrivati alla nostra amata Florence, anche noi, a rate, ci salutiamo. 

Cosa mi porto dietro, a parte una graziosa cartellina e una penna nuova? La consapevolezza che qualcosa sta veramente cambiando. Lo capisco parlando con gli altri, con i colleghi del direttivo, con Sara, con Giuseppe, con Paola. 
Stiamo finalmente per rialzare la testa. Come? Per quale motivo? Se Dio vuole, lo vedrete tutti, chiaramente, nei prossimi mesi. 

Il futuro comincia qui: mai titolo di un convegno fu più profetico. 

EMANUELE PETRILLI 
Movit Firenze e Siena




Fecondazione Eterologa: resoconto della conferenza di Firenze

Pubblichiamo un resoconto della conferenza sulla fecondazione eterologa organizzata dal Movit di Firenze e Siena e tenutasi lo scorso 17 ottobre. 


Venerdì 17 Ottobre si è tenuta presso il Polo di Scienze Sociali dell'Università di Firenze la conferenza dal titolo "Eterologa: prospettive e problemi" organizzata da Movimento per la Vita, Movit Firenze e Siena e Scienza e Vita. 
Hanno presentato il tema i relatori: il Dottor Leonardo Bianchi, docente di Diritto costituzionale dell’Università di Firenze, la Professoressa Assuntina Morresi, docente di Chimica Fisica all’Università di Perugia e membro del Comitato Nazionale di Bioetica, il Dottor Claudio Sartea, Docente di Filosofia del Diritto all'Università Roma Tor Vergata, e Olivia Biagioni, laureanda in Giurisprudenza, appartenente al MOVIT Firenze e Siena. Ha ha moderato l'incontro il Professor Passaleva, Professore associato alla Facoltà di Medicina a Firenze, presidente emerito del Consiglio Regionale della Toscana. L'incontro ha trattato l'analisi non solo del tema della fecondazione eterologa dal punto di vista antropologico e bioetico, ma ha anche analizzato la parte giuridica dello stesso, prendendo in esame alcuni punti della Sentenza della Corte Costituzionale n. 162 del 2014. Il ricorso alla fecondazione eterologa in Italia infatti è diventato legale dallo scorso aprile, a seguito della suddetta Sentenza, la quale ne abrogava il divieto contenuto nella Legge n. 40 del 2004.

Olivia Biagioni ha trattato il tema del rapporto tra i diritti della la madre e quelli del bambino, evidenziando, a partire da alcune sentenze della Corte Europea e della Corte costituzionale, il contrasto tra due particolari diritti dei due soggetti, ovvero il "diritto all'oblio" (cioè il diritto di una madre a dare alla luce il figlio e poi abbandonarlo rimanendo nell'anonimato, o in questo caso il diritto del donatore a rimanere nell'anonimato) e dall'altra il "diritto del figlio a conoscere la propria identità biologica". È stato anche evidenziato come la Corte abbia equiparato la fecondazione medicalmente assistita alla pratica dell'adozione sebbene in realtà esista una sostanziale differenza, trattandosi in un caso solamente del soddisfacimento di un bisogno di una parte mentre nell'altra anche e soprattutto di un aiuto solidaristico per soddisfare alle necessità primarie della parte più "debole", cioè il figlio, che si trova in stato di abbandono. Inoltre si è osservato come con la fecondazione eterologa, e più precisamente nel caso delle donazioni anonime di gameti (cioè come verrà attuata in Italia) vengano meno due principi fondamentali quali il "principio della responsabilità genitoriale" ed il "principio del superiore interesse del fanciullo", il quale risulta evidentemente penalizzato rispetto ai suoi pari in quanto impossibilitato a conoscere la sua identità biologica.

Leonardo Bianchi ha analizzato poi la sentenza della Corte Costituzionale, sottolineando come la Corte abbia di fatto "inventato" due nuovi diritti: il "diritto della coppia di diventare genitori", da soddisfare con tutti i mezzi messi a disposizione dal progresso ed il "diritto alla salute psichica della coppia" . Il Prof. Bianchi ha evidenziato anche, considerata l'arbitrarietà con cui questi diritti sono stati inseriti, che non è da escludere che in un futuro si possa fare appello anche al "diritto alla salute psichica della coppia omosessuale", alla "salute dei single", etc.. Ci sono, è evidente, in ballo interessi economici consistenti che spingono nella direzione della determinazione dei diritti di ciascuno da parte della scienza e del progresso (coincidenza di ciò che è lecito fare con ciò che la scienza mi dà la possibilità di fare). Il punto è: la libera autodeterminazione del soggetto, da chi è stabilita? Si deve dedurre dalla Costituzione oppure è dettata da scienza e tecnica? Con questa sentenza, ribadiva Bianchi, la Corte ha dato credito ad una concezione individualistica delle libertà, libertà cioè dei singoli individui e non libertà di un singolo in relazione ad un contesto sociale in cui esso è inserito.


Dal punto di vista più scientifico poi, Assuntina Morresi ha supposto di dover applicare la sentenza della Corte Costituzionale (poiché il Presidente della Corte aveva ripetutamente rilasciato dichiarazioni in merito alla sentenza, sostenendo che dal momento dell’approvazione della stessa si poteva partire con la pratica della fecondazione eterologa senza ulteriori indugi o ostacoli) e poi il documento contenente le direttive per le Regioni e le Province Autonome.

Nel documento si stabilisce che ci debba essere un limite al numero delle donazioni, ma ciò è nella pratica impossibile da realizzare in quanto in primo luogo non è chiara la definizione di donazioni, e in secondo luogo perché per fare ciò sarebbe necessaria la tracciabilità (dalla donazione al nato), non possibile in Italia in quanto le donazioni sono anonime, oppure un registro dei donatori, anch’esso impossibile per lo stesso motivo e poiché i gameti vengono per il momento dall’estero. Anche il Professor Passaleva ha evidenziato la fragilità e le contraddizioni di molti altri concetti e definizioni, quali la “scelta delle caratteristiche fenotipiche del donatore”, che sembra in alcuni punti tassativamente non determinabile dalla coppia, ma allo stesso tempo si garantisce che “in considerazione del fatto che la fecondazione eterologa si pone per la coppia come un progetto riproduttivo di genitorialità per mezzo dell’ottenimento di una gravidanza, il centro deve ragionevolmente assicurare la compatibilità delle principali caratteristiche fenotipiche del donatore con quelle della coppia ricevente” (Documento sulle problematiche relative alla fecondazione eterologa a seguito della sentenza della corte costituzionale nr. 162/2014, Conferenza delle regioni e delle province autonome)

Inoltre la Dottoressa Morresi ha evidenziato la presenza di un vuoto normativo preoccupante in quanto l’unico documento che riguarda la fecondazione eterologa in Italia è l’accordo tra le Regioni, che è solo di indirizzo, e non può normare questa pratica anche perché il documento in questione non contiene sanzioni, ed è, come già accennato, impreciso e contraddittorio.


Claudio Sartea ha trattato il tema dal punto di vista per lo più antropologico. Non si tratta infatti tanto di una questione di credo religioso o di convinzione politica: si parla dell’uomo. E prima ancora di prendere posizione, prima di schierarsi a favore o contro, non si può prescindere da un dibattito sui temi importanti e fondamentali alla base di questo tema. Non si può negare che si tratti di una profonda metamorfosi delle categorie di padre e madre, di genitori e di figli. Ha inoltre fatto un ulteriore distinguo tra l’adozione e la procreazione medicalmente assistita, in quanto con quest’ultima “al diritto viene affidato l’arduo(..), compito di dare una veste legale alla finzione: ma non già ad una finzione pietosa, come quella adottiva, bensì per la prima volta ad una finzione intenzionale, che non risolve il problema del bambino ma lo progetta e poi lo mette problematicamente al mondo come figlio legale di individui diversi da quelli di cui è figlio secondo la linea germinale.”

Molti sono gli interrogativi che questo incontro ha suscitato, sia nel pubblico che tra i relatori stessi.

In Europa la fecondazione eterologa è praticata da molti anni, durante i quali ad esempio è stato tolto l’anonimato del donatore, poiché a distanza di anni i cosiddetti “figli dell’eterologa” hanno creato in tutto il mondo, soprattutto tramite la rete, associazioni tramite le quali tentavano di risalire alla propria identità biologica. Per cui viene da chiedersi: perché l’Italia introduce invece l’anonimato, non considerando queste precedenti esperienze degli altri paesi?

E a livello più generale, tornando anche alla sentenza della Corte: esiste il “diritto a diventare genitori”? Può un figlio essere considerato un diritto? Se veramente le donazioni saranno anonime, siamo certi che questi figli verranno mai a sapere come sono stati concepiti? Certo, i test genetici sono sempre più frequenti, per vari motivi, e allora forse non sarebbe meglio una trasparenza dei dati fin dalle fasi iniziali? Ma anche volendo, come è possibile fare questo senza una seria regolamentazione a riguardo? Chi deve essere maggiormente tutelato, il donatore nel suo anonimato per evitare coinvolgimenti futuri o il figlio nel suo bisogno di conoscere la propria identità? I genitori nel loro desiderio di realizzare i propri desideri o i figli nel bisogno di sentirsi parte di una storia familiare che li precede? Lo Stato, la giustizia, chi devono in questi casi tutelare?

Certamente ognuno di noi prenderà una posizione riguardo a questa tematica, che potrà essere favorevole o contraria, ma non è questo il punto. Il punto è che si tratta di un tema innegabilmente complesso e delicato, e l'errore più grave non sta tanto nel togliere dalla legge il divieto di fecodazione eterologa, e quindi nel dare il via a questa tecnica, ma nel banalizzare la sua portata a livello antropologico, procedurale, etico e giuridico. 

Elena Abate
Movit di Firenze e Siena




Si parla di eterologa a Firenze

Convegno sulla fecondazione eterologa organizzata dal Movit di Firenze e Siena

Giorni addietro, ricorderete un articolosu giovani prolife riguardo alla fecondazione eterologa.
Non lo ricordate? Male! Eccolo qua, rileggetelo.

Come ricorderete la questione dell'eterologa è particolarmente sentita dai prolife toscani, perché - sempre come è scritto nell'articolo ormai celebre - il presidente della Giunga Regionale Toscana, Enrico Rossi, ha deciso di partire lancia in resta, contro tutto e contro tutti (legalità compresa) con questa eterologa che a quanto pare è un suo pallino.

Ma è anche uno dei nostri pallini. E quindi abbiamo sentito l'esigenza di parlare, dentro all'università, di eterologa.

Lo faremo venerdì 17, alle ore 16, presso il polo di scienze sociali (edificio D6, stanza 004).

Oltre ai saluti del preside della scuola di Giurisprudenza, Prof.  Paolo Cappellini, e avvalendoci dell'opera di moderatore del presidente del movimento fiorentino, il Prof. Angelo Passaleva, parleranno:
- Olivia Biagioni, una laureanda membro del movit di Firenze e Siena, che sta scrivendo una tesi che tocca anche aspetti relativi eterologa, e che quindi ci porterà la freschezza dei suoi studi;
- Leonardo Bianchi, che è ricercatore di diritto pubblico nell'università di Firenze, da sempre molto attento alle tematiche di bioetica;
- Assuntina Morresi, che è professoressa associata di Chimica Fisica all'Università di Perugia, e membro della commissione nazionale di bioetica;
- Claudio Sartea, che è ricercatore di Filosofia del diritto all'università di Roma Tor Vergata.

Vi aspettiamo numerosi!

Il Movit di Firenze e Siena







Meeting 2014: parlano di noi





L'edizione odierna di AVVENIRE riporta una intervista ai giovani presenti allo Stand del Movimento per la Vita al Meeting di Rimini. 
La riportiamo integralmente. 



Vai allo stand del Movimento per la vi­ta e scopri una bella storia mai rac­contata degli ultimi giorni di san Gio­vanni Paolo II. Il racconto è risuonato più volte in questi giorni nelle parole di Martina Frassoldati, di Finale Emilia, e di Ludovica Cerasuolo, di Eboli, nel Salernitano, giovani animatrici dello stand a Rimini, che si sono trovate a proporre a tante persone in questi giorni il “progetto Gemma”, un’iniziativa che il Movimento porta avanti da tempo: 160 eu­ro donati lungo 18 mesi per “adottare” una mamma con il bambino in grembo che - per via di difficoltà essenzialmente economiche - rischia di intraprendere invece la strada do­lorosa dell’aborto. Ebbene, come Martina e Ludovica hanno raccontato, questo proget­to ha avuto un sostenitore importante, im­portantissimo e riservatissimo, tanto che non si era mai saputo prima: Giovanni Paolo II interesse, hanno detto che si faranno sentire».
Tanti piccoli Meeting nel Meeting, alla Fiera di Rimini: allo stand del Movimento per la Vita si sono susseguiti tan­ti con un lascito deciso alla fine dei suoi gior­ni ha sostenuto dieci progetti Gemma. Il bello però è nel pro­sieguo di questa storia, e che cioè uno di que­sti parti si è poi rivela­to gemellare, mentre un’altra donna che pensava di abortire perché il marito era senza lavoro, nel giro di poco tempo non solo ha messo al mondo un bambino, ma avendo nel frattempo an­che trovato un lavoro suo marito ha potuto mettere al mondo un’altra creatura. Cosic­ché, allo stand del Movimento per la Vita la raccontano così: Giovanni Paolo II ha soste­nuto 10 progetti Gemma e ne ha finanziati 12. Quasi un altro “miracolo”, insomma.
Martina e Ludovica sorridono, nonostante la loro giovane età: «Tanta gente ha mostra­to incontri, in questi giorni, per promuove­re una cultura della vi­ta e i tanti modi per so­stenerla: i Centri di aiu­to alla vita, le case di accoglienza (al centro di un incontro di testimonianze tenutosi mercoledì), l’obiezione di coscienza, la cam­pagna di firme 'Uno di Noi' per il Parlamento Europeo e, appunto, i progetti Gemma. Ieri ne hanno parlato in un incontro del pome­riggio Erika e Franco Vitali, una coppia che ha appena deciso di devolvere i regali per i 50 anni di matrimonio a un progetto Gem­ma. Solo che, altra sovrabbondanza, i regali sono stati più del previsto e di progetti ne so­no stati finanziati due. A seguire, ieri sera, ultimo appuntamento di questa settimana allo stand, un incontro con lo psichiatra Alessandro Meluzzi, a parlare di gender. Tanta gente per confrontarsi con lui su quello che è soprattutto un problema culturale, una 'testimonianza da portare', prima ancora che una legge discutibile anti­omofobia da approvare o contrastare. Una te­stimonianza a favore della vita e della fami­glia fondata sul matrimonio in grado di pro­muoverla.
Pino Morandini, ex consigliere regionale del Trentino e promotore in questa veste di cir­ca 80 progetti Gemma 'approvati all’una­nimità' è vicepresidente vicario del Movi­mento per la vita e responsabile dello stand: «Sono fiducioso - dice - i frutti di tanto inte­resse suscitato in tante persone, come ab­biamo imparato dopo tante edizioni del Mee­ting, si vedono lungo tutto l’arco dell’anno».


"Non sei sola" al CAV di Firenze...



Si inaugurerà il lunedì 26 Maggio la mostra “Non sei sola”, organizzata dal Movit di Firenze con il contributo del DSU Toscana. Le foto, realizzate da due giovani volontarie del CAV di Pontedera, Eleonora Signorini e Stefania Geri, è centrata sul tema dell’accoglienza della maternità, anche in situazioni di difficoltà. L’intento è far conoscere alle madri che vivono una gravidanza difficile, ma anche alla realtà sociale fiorentina in genere, i servizi che i CAV e MPV offrono come alternativa concreta alla tentazione facile ma estremamente dolorosa dell’aborto.

La mostra sarà allestita nei locali della Residenza Universitaria Calamandrei, in Viale Morgagni 51 a Firenze, dal 26 Maggio al 26 Giugno con ingresso gratuito.

Gli scatti presenti in mostra saranno spiegati in occasione dell’inaugurazione, con gli interventi di Giovanni Gori dottore in scienze politiche e Presidente del Movit Firenze Siena, del Prof. Leonardo Bianchi, che parlerà sulla legge regionale “Mamma segreta” e dell Prof. Passaleva, docente emerito di medicina dell'Università di Firenze, già Vice Presidente della Giunta Regionale della Toscana e cofondatore del CAV fiorentino, che illustrerà i servizi che offrono i Centri di Aiuto alla Vita.

L’appuntamento è per lunedì alle ore 18 in Viale Morgagni per l’inaugurazione della mostra.

GS


Per non lasciarle sole, appuntamento a Firenze




“Per non lasciarle da sole”: è il titolo del corso di formazione che verrà realizzato dal Centro di Aiuto alla Vita e dal Movimento Per la Vita Fiorentino. Due sabati, il 17 e il 24 Maggio dalle 9 alle 17:30, interamente dedicati alla formazione a sostegno della vita nascente.
La difficoltà di approccio con una donna che mostri delle difficoltà nel portare avanti la sua gravidanza sono molte e spesso si crea una sorta di imbarazzo che impedisce un dialogo del tutto accogliente. Per questo il corso si propone delle finalità molto pratiche e vuole offrire a tutti gli strumenti necessari per instaurare un reale dialogo empatico.
Questa terza edizione del corso, proprio per la sua finalità pratica, ha ricevuto notevole apprezzamento tra i partecipanti. Anche grazie alle personalità che interverranno in importanti momenti di formazione, nei diversi campi, dal campo medico, a quello giuridico, a quello comunicativo-pratico vero e proprio.
L’appuntamento è per sabato 17 presso l’Auditorium dei Padri Filippini, in Via Anguillara 25, Firenze.

Per ulteriori informazioni: movitafior@yahoo.it o 3335608594

GS

Obiezione di coscienza: tavola rotonda al Careggi



“Laicità dello Stato e obiezione di coscienza”. È questo il titolo della tavola rotonda organizzata dal Movit di Firenze e Siena, Associazione universitaria dei giovani del Movimento Per la Vita. L’appuntamento è per venerdì 7 Marzo alle ore 18:30 in via Largo Brambilla 3, presso il Padiglione 3 Didattica nell’aula 10, accesso dal nuovo ingresso di Careggi.

I relatori che si confronteranno sul tema, sono tutti di grande spessore: Dott. Francesco Zini, ricercatore di Filosofia del diritto presso il Dipartimento di Scienza Giuridiche dell’Università di Verona, Mons. Jean- Marie Mupendawatu, segretario del Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari, Dott.sa Donatella Nannoni, medico ginecologo. A moderare l’incontro la Dott.sa Lucia Leoncini, magistrato ordinario in tirocinio. La questione dell’obiezione di coscienza sarà perciò affrontata dai diversi punti di vista: della legge, della religione, della medicina. Solo così a fine dell’incontro si arriverà ad avere una panoramica completa su una questione tanto attuale quanto discussa.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva, si può fare riferimento alla mail dei giovani del Movit: movitfirenze@gmail.com

GS

COmIcS 4 LiFe: un fumetto per la vita


COmIcS 4 LiFe, concorso fumettistico del Movit di Firenze e Siena

Apre i battenti il “Comica for life”, concorso promosso dal Movit di Siena e di Firenze e dal Centro di Aiuto alla Vita Toscano insieme all’ARDSU Toscana. Gli studenti degli Atenei toscani, di età non superiore ai 35 anni, sono chiamati a mettersi all’opera, realizzando un progetto di fumetto che avrà per tema la cura e il rispetto della vita umana. Il progetto dovrà contenere una spiegazione della trama del fumetto, le caratteristiche dei personaggi e una descrizione di dialoghi e didascalie e una tavola realizzata che mostri le qualità artistiche del fumettista. Due le modalità di partecipazione: modalità "a soggetto", in cui si forniscono alcuni soggetti da sviluppare e modalità libera, in cui il soggetto è liberamente delineato dal fumettista. Resta fermo che anche quest’ultima modalità deve far emergere quei valori che sono alla base della cura della vita. I fumetti giudicati vincitori da una giuria competente appositamente formata, avranno la possibilità di esporre il proprio lavoro in una sede universitaria e vinceranno materiale di prima scelta per la realizzazione del proprio fumetto, di alto valore commerciale (?).

I progetti dovranno pervenire: in busta chiusa all'indirizzo MOVIT di FIRENZE E SIENA c/o GORI via Cento Stelle, 43 - 50137 Firenze o via mail all'indirizzo movitfirenze@gmail.com, entro e non oltre il 15 Dicembre. Tutti i dettagli sono riportati sul sito http://www.comics4life.altervista.org e sulla pagina Facebook www.facebook.com/MovitFirenzeSiena, dove potranno essere consultate anche le graduatorie una volta conclusa la fase di valutazione.

L’invito, allora, è per tutti gli studenti toscani che hanno qualcosa da dire sulla vita e lo vogliono fare nel modo più immediato e coinvolgente, l’immagine: ragazzi, matite alla mano!

Giovanna Sedda
 
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