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APERIVITA Movit : 8 marzo


Anche a Marzo il Movit di Firenze e Siena si riunisce.

Questo mese abbiamo una vera chicca. Non solo ci ritroviamo finalmente a Siena, ma presso lo studio di un artista! 

Saremo ospiti del nostro amico Francesco Mori, noto pittore di Grosseto, che è stato proprio ieri incaricato di disegnare il Palio di Siena che verrà offerto alla contrada vincitrice il 2 Luglio.

Come sempre, parleremo dei nostri progetti, di quelli futuri e di quelli che stiamo portando avanti. 
Siamo certi che Francesco ci mostrerà nel suo studio tante cose meravigliose a cui sta lavorando. 

Perciò non potrete proprio mancare! 

8 marzo, dalle ore 19, in via Fieravecchia 28 a Siena!! 



Buone notizie da Genova


Tornano gli angeli del fango. Ed è una bella notizia

A volte la realtà è in grado di stupirci, di mostrarci cose che non avevamo proprio pensato possibili. 
Sto parlando degli angeli del fango, quei ragazzi di Genova che stanno dando una mano a ripulire la loro città, alluvionata in seguito al nubifragio dei giorni scorsi. 

Sì, siamo d'accordo: non è una cosa nuova. Il termine "angeli del fango" fu coniato per quei ragazzi che diedero una mano nell'alluvione del' 1966 a Firenze. E anche allora fu un fenomeno stupefacente. 

Sì, d'accordo: forse non c'è niente di eroico nel saltare le lezioni a scuola (ammesso e non concesso che la scuola sia agibile). Forse questi ragazzi, senza scuola, senza discoteca né motorino, non trovano niente di più divertente che spalare fango per le strade deserte. Forse per loro è un passatempo come un altro, un passatempo allegro da fare tutti insieme. 

Ma nondimeno, sono stupito. 
Stupito da questa generazione, la mia, la nostra generazione. 
Questi ragazzi cui non si dà un quattrino, tutti presi a smanettare sui loro perfidi touchscreen a scrivere scemenze alle persone lontane, anziché parlare con chi hanno vicino, ci stanno meravigliando. 
Dalla generazione del 1966 forse ce lo potevamo aspettare: talmente impegnati socialmente e politicamente, sia al liceo che nelle università; sarebbe stato una vera contraddizione restare con le mani in mano. 
Ma questa generazione sta dando ai propri detrattori una grande lezione. 


La lezione è questa. 
«Voi pensate che noi siamo una generazione perduta, tra divertimenti facili e l'onnipotente internet che divora i nostri cervelli. Forse è vero che questa roba ci nuoce, anzi è senz'altro vero; e lo sappiamo bene, lo sappiamo meglio di voi. 
Quel che non è vero è che siamo una generazione perduta. 
Se ci buttiamo su giochi stupidi, sui social network e ci chiudiamo alla realtà, è perché riteniamo che quei giochi, quei social, siano molto più veri di quello che c'è là fuori. 
E non perché non sappiamo che è una comunicazione virtuale: lo sappiamo bene. Ma è una comunicazione tra persone vere, cioè noi. Forse non sarà per sempre, ma ancora per un po', noi siamo veri. 
E abbiamo bisogno di messaggi veri, di sfide vere, di obiettivi chiari. Lontani dal trambusto, dalle proteste, dalle critiche spietate. 
Dateci questo: dateci un obiettivo, qualcosa di vero, di sano, di bello da fare. E noi ci tufferemo dentro a questa cosa. 
Abbandoneremo la nostra pigrizia e la nostra noia: cancelleremo tutte le nostre distrazioni. 
Che bello! Finalmente qualcosa da fare. E vedrete come saremo bravi a farla. »
Fine della lezione. 

Ecco quindi che questa generazione, così poco intellettuale, forse lo è perché ha nel cuore la sfiducia in un mondo migliore, in una società più interessante, più stimolante. La sfiducia in un mondo che non hanno creato loro, così come internet. 
Ma date loro un obiettivo vero, e vi sapranno sorprendere. 
Mostrate loro una avventura da vivere, un mondo nuovo da seguire, e lasceranno tutto per andarci. 

Un grazie sentito ai ragazzi di Genova: state segnando un punto a favore della nostra generazione. 

V per Vita



Meeting 2014: parlano di noi





L'edizione odierna di AVVENIRE riporta una intervista ai giovani presenti allo Stand del Movimento per la Vita al Meeting di Rimini. 
La riportiamo integralmente. 



Vai allo stand del Movimento per la vi­ta e scopri una bella storia mai rac­contata degli ultimi giorni di san Gio­vanni Paolo II. Il racconto è risuonato più volte in questi giorni nelle parole di Martina Frassoldati, di Finale Emilia, e di Ludovica Cerasuolo, di Eboli, nel Salernitano, giovani animatrici dello stand a Rimini, che si sono trovate a proporre a tante persone in questi giorni il “progetto Gemma”, un’iniziativa che il Movimento porta avanti da tempo: 160 eu­ro donati lungo 18 mesi per “adottare” una mamma con il bambino in grembo che - per via di difficoltà essenzialmente economiche - rischia di intraprendere invece la strada do­lorosa dell’aborto. Ebbene, come Martina e Ludovica hanno raccontato, questo proget­to ha avuto un sostenitore importante, im­portantissimo e riservatissimo, tanto che non si era mai saputo prima: Giovanni Paolo II interesse, hanno detto che si faranno sentire».
Tanti piccoli Meeting nel Meeting, alla Fiera di Rimini: allo stand del Movimento per la Vita si sono susseguiti tan­ti con un lascito deciso alla fine dei suoi gior­ni ha sostenuto dieci progetti Gemma. Il bello però è nel pro­sieguo di questa storia, e che cioè uno di que­sti parti si è poi rivela­to gemellare, mentre un’altra donna che pensava di abortire perché il marito era senza lavoro, nel giro di poco tempo non solo ha messo al mondo un bambino, ma avendo nel frattempo an­che trovato un lavoro suo marito ha potuto mettere al mondo un’altra creatura. Cosic­ché, allo stand del Movimento per la Vita la raccontano così: Giovanni Paolo II ha soste­nuto 10 progetti Gemma e ne ha finanziati 12. Quasi un altro “miracolo”, insomma.
Martina e Ludovica sorridono, nonostante la loro giovane età: «Tanta gente ha mostra­to incontri, in questi giorni, per promuove­re una cultura della vi­ta e i tanti modi per so­stenerla: i Centri di aiu­to alla vita, le case di accoglienza (al centro di un incontro di testimonianze tenutosi mercoledì), l’obiezione di coscienza, la cam­pagna di firme 'Uno di Noi' per il Parlamento Europeo e, appunto, i progetti Gemma. Ieri ne hanno parlato in un incontro del pome­riggio Erika e Franco Vitali, una coppia che ha appena deciso di devolvere i regali per i 50 anni di matrimonio a un progetto Gem­ma. Solo che, altra sovrabbondanza, i regali sono stati più del previsto e di progetti ne so­no stati finanziati due. A seguire, ieri sera, ultimo appuntamento di questa settimana allo stand, un incontro con lo psichiatra Alessandro Meluzzi, a parlare di gender. Tanta gente per confrontarsi con lui su quello che è soprattutto un problema culturale, una 'testimonianza da portare', prima ancora che una legge discutibile anti­omofobia da approvare o contrastare. Una te­stimonianza a favore della vita e della fami­glia fondata sul matrimonio in grado di pro­muoverla.
Pino Morandini, ex consigliere regionale del Trentino e promotore in questa veste di cir­ca 80 progetti Gemma 'approvati all’una­nimità' è vicepresidente vicario del Movi­mento per la vita e responsabile dello stand: «Sono fiducioso - dice - i frutti di tanto inte­resse suscitato in tante persone, come ab­biamo imparato dopo tante edizioni del Mee­ting, si vedono lungo tutto l’arco dell’anno».


breve storia di un viaggio intenso



Pubblichiamo un articolo di una partecipante del Molise al XXI Quarenghi di quest'anno, svoltosi a  Scalea (Calabria) dal 27 luglio al 3 agosto. 

Sto lasciando una terra fantastica, la Calabria, con la sua splendida Scalea, lo sfondo perfetto per una di quelle manifestazioni in grado di lasciare un segno nel cuore di tutti; ma è stato il seminario “Quarenghi” con i suoi giovani (e non) il vero protagonista di queste giornate, un’esperienza unica che è riuscita ad aggiungere a quest’estate una luce inaspettata. 

Una settimana fa partivo con una valigia stracolma, ebbene oggi torno a casa non solo con la valigia più piena di prima, ma con un bagaglio in più, anche lui pieno zeppo, ma non di vestiti o souvenir, un bagaglio sul quale non devi sederti per riuscirlo a chiudere, un bagaglio immenso che riesce a contenere tutto… ogni singolo sorriso, regalato o ricevuto, ogni emozione, ogni nuova amicizia, ogni giornata passata insieme. 

Ecco. il “Quarenghi” mi lascia questo fantastico tesoro da custodire nel mio cuore, ricordi ed esperienze da cui attingere in momenti in cui le certezze vengono meno e il mondo fa finta di dimenticarti. Con l’aiuto di persone speciali sono riuscita a rispolverare vecchi pensieri, formarne di nuovi e rendere più salde convinzioni troppo strane per questo mondo che non smette di correre la sua folle corsa. 

Ho capito quanto sia importante proteggere un sogno, l’immenso coraggio che il verbo “Amare” racchiude, la bellezza nascosta dell’ “Ascoltare” ed il diritto che ha «una goccia di vita scappata dal nulla di rotolarsi vittoriosa nel Sole». 
Tra conferenze, testimonianze, giochi, gruppi di lavoro e giornate passate insieme, il tempo è volato!! Tanti i temi affrontati, piccole finestre che ci permettono di intravvedere uno spiraglio di luce ai giorni nostri. 

Mi sento viva e pronta per affrontare con il sorriso la vita che mi aspetta. 

GRAZIE!! 

Ilenia Ciccotelli



Giovani aperti alla vita: evento nazionale



Intervista rilasciata all'agenzia SIR da Leo Pergamo

Giovani per la Vita - la sfida non è persa

“Giovani aperti alla vita” è il titolo del Messaggio della Conferenza episcopale italiana per la 34ª Giornata nazionale per la vita che si celebrerà il 5 febbraio. Sul tema il SIR ha interpellato Leo Pergamo, responsabile nazionale per i giovani del Movimento per la Vita Italiano. Pergamo opera nel campo dei progetti sociali e della formazione giovanile, dedicando una particolare attenzione ai Centri di aiuto alla vita (Cav) di Napoli e Scampia. Di seguito l’intervista concessa al Sir. 


Che impressione ha avuto dal messaggio dei Vescovi per la 34ª Giornata nazionale per la vita?

“Lo ho inteso come una grande atto di rinnovata fiducia nei confronti dei giovani. La stessa fiducia che si avverte nelle parole di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, specie nei discorsi alle Giornate Mondiali della Gioventù, dove si coglie l’apertura alla vita che viene dalla Chiesa. Nel messaggio si nota l’invito a dare una direzione alla vita dei giovani: impostare la vita significa fare delle scelte e i vescovi è come se dicessero a tutti i giovani di scegliere il bene, di scegliere l’apertura alla vita, cioè di scegliere il meglio”.

Cosa pensano i giovani della vita?

“Purtroppo tantissimi giovani vivono la loro giovinezza come ‘sfiorendo’. Con la mia attività lo vedo nelle giovani coppie colpite nella speranza, nelle ragazze che cercano di rinunciare alla vita facendo l’aborto, negli incontri con le scuole dove gli studenti dicono che la sera cercano lo ‘sballo’ e poi corrono in macchina, a volte verso la morte. C’è uno stato di grande confusione e attesa. Perché i giovani si comportano così? Mi sembra che una risposta consista nel fatto che non riescono ad avere adulti testimoni ed educatori, capaci di dare loro esempi convincenti e che sappiano anche apprezzare i loro sogni e desideri”.

Come proporre ai giovani i valori solidi e positivi a partire da quello della vita?

“Prima di proporre occorre cercare i giovani, e questa è la sfida centrale. I vescovi la indicano chiaramente perché se non sono raggiunti da educatori credibili i ragazzi non sanno per chi e per che cosa impegnarsi, ma si lasciano vincere dagli istinti. La riflessione proposta contiene gli aspetti etici, bioetici e anche di impegno per il bene comune. La vita è definita ‘un bene non negoziabile perché qualsiasi compromesso apre la strada alla prevaricazione su chi è debole e indifeso’. Davanti a questo ‘valore non negoziabile’ si apre uno spazio di presenza e impegno a 360 gradi, anche per gli aspetti sociali e politici. Occorre comprendere che la sfida sui giovani non è persa, ma si rischia di perderla perché non si arriva a proporre l’essenziale che consiste appunto nel valore dell’uomo e della vita”.

Concretamente come agite per difendere e promuovere la vita?

“I giovani del Movimento per la Vita offrono la loro collaborazione per far conoscere le tante iniziative a sostegno della vita, dai Centri di aiuto alla vita al Progetto Gemma, alle varie iniziative di sensibilizzazione. Lo facciamo anche tramite concorsi, cui rispondono in migliaia di giovani. Nel sito www.giovaniprolife.org si trovano tutte le informazioni su tali iniziative, sugli incontri che teniamo nel corso dell’anno, sul riscontro che abbiamo (vedere anche https://www.facebook.com/events/182183898548136/). Ciò che si nota è che i giovani, se opportunamente stimolati, rispondono con generosità ed entusiasmo”.

La crisi economica odierna quali strascichi ha sui giovani e sul valore della vita?

“Noi sappiamo che i più poveri tra i poveri sono i bambini non nati. Siamo molto colpiti dai dati allarmanti sulle dimissioni in bianco chieste alle donne sul posto di lavoro in vista di una futura gravidanza. Ci colpiscono i drammi delle giovani coppie che a volte si interrogano se tenere una vita nascente di fronte alla impossibilità di mantenerla con stipendi ridotti, licenziamenti, mutui da pagare. Sono sfide pesanti che non possono essere sottaciute. Le prove a cui oggi le famiglie sono sottoposte sono purtroppo reali e molto difficili. I giovani hanno a cuore i grandi valori ma rispetto a questo desiderio che hanno non trovano le condizioni per potersi esprimere. Ciò è molto doloroso e diffuso, specie tra i giovani immigrati. Ai Cav arrivano ormai oltre il 60 per cento di donne immigrate che chiedono aiuto per evitare l’aborto. E’ traumatico vedere in che condizioni vivono queste persone e quali problemi devono affrontare”.

Quali “ricette” sarebbero utili per sostenere la vita oggi?

“Mentre ci interroghiamo come riformare lo Stato mi pare che si dovrebbe mettere al centro delle scelte politiche proprio la vita e la famiglia. Così facendo tutti gli altri problemi possono venire risolti. In sostanza occorre far comprendere come le persone possano ancora credere nel futuro e osare la speranza”.

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A partire dal 1979 si celebra ogni anno in Italia, nella prima domenica di febbraio, la Giornata per la Vita.

Da allora, il Movimento partecipa fattivamente ad organizzare e coordinare questi eventi, collaborando con gli organismi diocesani.

Quest'anno il tema è "giovani aperti alla vita". Ci piace sottolineare che questo tema è anche il titolo che abbiamo scelto di dare al da poco trascorso seminario invernale Quarenghi.

Riportiamo qui qualche estratto dal messaggio dei vescovi di quest'anno: 

«La vera giovinezza risiede e fiorisce in chi non si chiude alla vita. Essa è testimoniata da chi non rifiuta il suo dono – a volte misterioso e delicato – e da chi si dispone a esserne servitore e non padrone in se stesso e negli altri.» 
«Educare i giovani a cercare la vera giovinezza, a compierne i desideri, i sogni, le esigenze in modo profondo, è una sfida oggi centrale. Se non si educano i giovani al senso e dunque al rispetto e alla valorizzazione della vita, si finisce per impoverire l’esistenza di tutti, si espone alla deriva la convivenza sociale e si facilita l’emarginazione di chi fa più fatica.» 
«Molti giovani, in ogni genere di situazione umana e sociale, non aspettano altro che un adulto carico di simpatia per la vita che proponga loro senza facili moralismi e senza ipocrisie una strada per sperimentare l’affascinante avventura della vita.»
«La vera giovinezza si misura nella accoglienza al dono della vita, in qualunque modo essa si presenti con il sigillo misterioso di Dio.»

Festival della Vita


Festival della Vita: 

a Caserta, dal 28 Gennaio al 5 febbraio 2012


Seconda edizione del "Festival della vita" che, organizzato dalla Diocesi di Caserta in collaborazione con la Società San Paolo tramite il Centro culturale San Paolo, si svolgerà dal 28 gennaio al 5 febbraio prossimi.

Il festival, che si colloca nell'ambito della 34ª Giornata nazionale della vita, in programma il 5 febbraio, ha come tema: "Vivere è...generare: giovani aperti alla vita". Alla manifestazione prenderanno parte, a vario titolo, oltre cinquanta tra associazioni ed enti, ognuno con un suo spazio dedicato.

Tra le altre: l'Automobile Club di Caserta con la collaborazione di Federconsumatori, la Seconda Università degli Studi di Napoli, il Polo Oncologico Mediterraneo. Ma i veri protagonisti di quest'anno saranno soprattutto i giovani, cui saranno dedicati numerosi seminari e spettacoli di intrattenimento.

La novità sarà rappresentata dal fatto che, oltre ad abbracciare altre località italiane, come la Costiera Amalfitana, Ischia, Pompei, Pozzuoli, Fiuggi e Roma, il festival farà tappa anche in Spagna, a Barcellona.

A breve sarà poi possibile consultare, sul sito: www.festivaldellavita.it o sull'omologa pagina dedicata di facebook, il programma dettagliato degli eventi. Il Festival è presente anche su twitter.




 
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