Una buona notizia: stando ai dati del Ministero della Salute, gli aborti nel 2012 sono scesi del 5% rispetto all'anno precedente
Il dato sul ricorso all'IVG (ma chiamiamolo aborto che è più chiaro) sono confortanti: gli aborti sono in calo.
Ne dà notizia AVVENIRE, di cui riportiamo qui uno stralcio:
I dati preliminari indicano che nel 2012 sono state effettuate 105.968 procedure, con un decremento del 4,9% rispetto al dato definitivo del 2011 (111.415 casi) e un calo del 54,9% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all'Ivg (234.801 casi).
Un netto calo quindi, ben 5.447 interventi in meno.
E' dovuto a cosa? E' dovuto ai volontari dei CAV? Alla diffusione culturale del MPV ?
E' un errore di calcolo?
Ogni anno il mpv replica ai dati del ministero chiarendo alcuni aspetti. Attendiamo anche quest'anno il rapporto del Mpv che non tarderà ad arrivare.
Ma molto interessante è il dato sulla obiezione di coscienza.
Sappiamo tutti che il ricorso alla obiezione di coscienza è aumentato dal 1978 ad oggi.
Del 17,3% in 30 anni, dice il ministero.
Però il ricorso all'IVG è, dal 1983 ad oggi, dimezzato.
Quindi: il ricorso all'aborto diminuisce più di 3 volte di quanto aumenti il numero degli obiettori.
E infatti si calcola che il numero medio di interventi che i non-obiettori, cioè i medici che procurano l'aborto, operano in una settimana, è di 1,7. Cioè meno di 2 aborti a settimana.
Il che ci fa dire ancora una volta quanto assurdo sia questo accanimento verso gli obiettori.
Non è vero che gli obiettori sono troppi.
Non è vero che non si trovano più medici non obiettori.
E non è vero che i non obiettori fanno solo aborti, che lavorano troppo.
Letti questi dati, proseguire sulla linea che "il bravo medico non obietta" sarà un fatto sempre più scopertamente fazioso.