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Segni di speranza: Le Méné a Maratea




Seconda giornata del Seminario Quarenghi. Si inizia la mattinata con un tema scottante: malattie genetiche, diagnosi ed eugenetica. L’intervento di Jean-Marie Le Méné, Presidente della Fondazione Jérôme Lejeune, è dedicato al racconto della figura di Lejeune, genetista, e attivista francese, scopritore della causa della sindrome di Down.
La relazione di Le Méné, dal titolo “Cosa c’è da fare? Medicina o eugenetica? L'attualità della testimonianza di Jérôme_Lejeune” presenta innanzitutto la vicenda umana, di successo e tragedia di Lejeune: scoprì le cause genetiche e la non ereditarietà della Sindrome di Down. Questo -afferma Le Méné- ha cambiato la prospettiva, perché ha decolpevolizzato le famiglie: non si tratta di “geni cattivi” dei genitori ma di fenomeni genetici di natura incidentale.
Tuttavia la sua scoperta ha aperto la strada alla diagnosi precoce della malattia e alla diffusione allarmante dell’aborto dei bambini down: ad oggi il 97 % in Francia dei bambini a cui è diagnosticata la sindrome non vede la luce.
Lejeune –racconta Le Méné- si sentiva chiamato in prima persona a difendere i bambini affetti da trisomia 21, arrivando ad affermare di avere una sola opportunità per aiutare i bambini affetti da trisomia 21 e i genitori: curarli. Nella sua attività di ricerca, affermò più volte che se si impegnassero le stesse risorse economie di quelle destinati agli aborti, la trisomia 21 avrebbe già una cura e che da un punto di vista tecnico, è meno difficile trovare una cura per la trisomia 21 che mandare un uomo sulla luna. Il suo lavoro fu ostacolato dallo Stato francese, che tagliò i fondi della sua ricerca a causa della sua posizione contraria all’aborto. Questo non ha, però, fermato Lejeune che si è impegnato in prima persona nel ricercare fondi privati.

Jérôme Lejeune, la ricerca, la scoperta, la contrapposizione a una società che non rispetta l’uomo. Tutti segni di speranza. Che non muoiono, neanche con la morte del ricercatore francese. Oggi la Fondazione Lejeune ha ripreso il lavoro del genetista, continuando la ricerca su malattie quali la Trisomia 21, Williams-Beuren, X-fragile, sindrome del grido del gatto, Smith Magenis, monosomie, ritardi mentali ecc. Ancora la Fondazione si pone a servizio dei malati e delle loro famiglie, attraverso il perseguimento di tre obiettivi: cercare, prendersi cura, difendere. È il primo finanziatore in Francia per quanto riguarda la ricerca sulle malattie genetiche e si occupa di difesa della vita a tutto tondo: dalla pressione per l’abolizione della ricerca sugli embrioni, al contrasto all’ eutanasia, alla promozione dell’accoglienza della vita umana quando malata. Segni di speranza. Come i giovani che ascoltano, coinvolti, la storia di amore immenso di Lejeune.

Keep calm and... prepara la valigia per il Quarenghi!



Se siete ancora indecisi a partecipare alla spumeggiante settimana del Life Happening Vittoria Quarenghi, oggi abbiamo deciso di darvi 5 buoni motivi per preparare le valigie e venire a Maratea, così da condividere con noi una settimana che, ve lo promettiamo, e ne siamo già certi, sarà indimenticabile!

1) Cambiare meta “turistica”… e non pentirsene.

La solita vacanza è bella, sì, confortevole, anche… ma volete mettere l’adrenalina di scoprire qualcosa di nuovo, che è vero all’inizio può far anche un po’ timore, ma poi vi restituisce più di quanto credete?
Il Quarenghi per il 70% dei ragazzi che vi partecipano è proprio questo: un “tuffo” in qualcosa di nuovo e inaspettato… tanti sorrisi e condivisioni importanti nel corso di una settimana, che a quanto dicono, passa sempre troppo in fretta.

2) Relax in una location da sogno, a un prezzo davvero accessibile.
Villa del Mare è una chicca sulla scogliera, e vi accoglierà nel migliore dei modi, dal 26 Luglio al 2 Agosto. Senza dubbio un’eccellenza del settore, a servizio di un seminario importante come il Quarenghi. La formazione, ci piace ancora di più, se coniugata con autentici momenti di spensieratezza e relax: crediamo che sia questo il giusto mix! Cerchiamo semplicemente di creare le condizioni più favorevoli possibili per un vero momento di crescita personale, e per questo non trascuriamo nemmeno quelle economiche.

3) Nuove amicizie, e non solo su facebook!
Ve la ricordate, quella dinamica relazionale fatta di condivisione, di complicità, di belle emozioni, che poi si trasformano, nel tempo, in ricordi che segnano una vita? Ecco... sì, parlo di quella! Parlo dell’amicizia che spesso trovi per caso, e nonostante i chilometri, spesso rimane viva e profonda! Non ci credete? Vi invitiamo a provare! (Nel frattempo, scusatemi, ma prima di continuare devo telefonare alla mia amica campana: non vediamo l’ora di rincontrarci proprio a Maratea)

4) Trovare del tempo per fermarsi senza interrompere il proprio cammino.

Ammettiamolo, a volte ne abbiamo bisogno: desideriamo tanto qualche giorno di serenità e distensione per prenderci del tempo e riflettere su quello che non ci fa dormire poi così sereni la notte. Ve lo assicuriamo: il Quarenghi è l’occasione adatta per fare tutto ciò, sostenuti da un clima costruttivo e collaborativo, attento alle proprie esigenze e sensibile alle tante vite che si incontrano. Chi ha già partecipato vi potrà raccontare di cammini che si incrociano, si arricchiscono, e riprendono in una corsa ancor più spensierata di prima. Non abbiate timore a chiedere! Le esperienze come queste sono fatte anche per essere condivise.

5) Tornare a casa e cominciare a ri-credere che il mondo non fa così tanto schifo!

Non abbiamo alcun segreto, ma abbiamo una sola certezza: se deciderete di unirvi a noi, per Domenica 2 Agosto avrete scoperto che il “segreto” siete esattamente voi e come decidete di guardare e abbracciare il mondo. E capirete, anche, che quelle spese sino ad ora sono solo belle parole dal tono apologetico! Noi proviamo a testimoniarvi lo stupore e la meraviglia che qualcun altro ci ha donato in precedenza, e di questa sappiamo che saprete farne vero tesoro, come più riterrete opportuno.

Che dirvi di più, ragazzi? Noi cominciamo a pensare cosa mettere in valigia (che è sempre un “grosso problema”, da non sottovalutare :P )… ma voi, prima ancora, non scordate di iscrivervi eh!
Vi aspettiamo tutti a Maratea: siamo già pronti ad accogliervi con un bel sorriso! 

Per info e iscrizioni: seminarioquarenghi.blogspot.it

Daniela S.

breve storia di un viaggio intenso



Pubblichiamo un articolo di una partecipante del Molise al XXI Quarenghi di quest'anno, svoltosi a  Scalea (Calabria) dal 27 luglio al 3 agosto. 

Sto lasciando una terra fantastica, la Calabria, con la sua splendida Scalea, lo sfondo perfetto per una di quelle manifestazioni in grado di lasciare un segno nel cuore di tutti; ma è stato il seminario “Quarenghi” con i suoi giovani (e non) il vero protagonista di queste giornate, un’esperienza unica che è riuscita ad aggiungere a quest’estate una luce inaspettata. 

Una settimana fa partivo con una valigia stracolma, ebbene oggi torno a casa non solo con la valigia più piena di prima, ma con un bagaglio in più, anche lui pieno zeppo, ma non di vestiti o souvenir, un bagaglio sul quale non devi sederti per riuscirlo a chiudere, un bagaglio immenso che riesce a contenere tutto… ogni singolo sorriso, regalato o ricevuto, ogni emozione, ogni nuova amicizia, ogni giornata passata insieme. 

Ecco. il “Quarenghi” mi lascia questo fantastico tesoro da custodire nel mio cuore, ricordi ed esperienze da cui attingere in momenti in cui le certezze vengono meno e il mondo fa finta di dimenticarti. Con l’aiuto di persone speciali sono riuscita a rispolverare vecchi pensieri, formarne di nuovi e rendere più salde convinzioni troppo strane per questo mondo che non smette di correre la sua folle corsa. 

Ho capito quanto sia importante proteggere un sogno, l’immenso coraggio che il verbo “Amare” racchiude, la bellezza nascosta dell’ “Ascoltare” ed il diritto che ha «una goccia di vita scappata dal nulla di rotolarsi vittoriosa nel Sole». 
Tra conferenze, testimonianze, giochi, gruppi di lavoro e giornate passate insieme, il tempo è volato!! Tanti i temi affrontati, piccole finestre che ci permettono di intravvedere uno spiraglio di luce ai giorni nostri. 

Mi sento viva e pronta per affrontare con il sorriso la vita che mi aspetta. 

GRAZIE!! 

Ilenia Ciccotelli



Al Quarenghi, la persona umana è via per la pace



I ragazzi del Movimento Per la Vita che si trovano in Basilicata per partecipare al Seminario Quarenghi, hanno vissuto un momento di svago- grazie all’impegno del sindaco di Maratea, il Rag. Mario DI Trani- visitando il centro storico della bellissima città che li accoglie. Più di cinquanta giovani che, lasciato per un pomeriggio l’Hotel Villa del Mare ad Acquafredda di Maratea dove svolgono la formazione, hanno invaso le vie del paese, curiosi di conoscerne la storia ed i monumenti. Perché, in quello che i ragazzi chiamano familiarmente “il Quarenghi” si vivono momenti di formazione e approfondimento e momenti di crescita culturale e umana, come è stata la gita di ieri pomeriggio.

Le attività di formazione sono riprese in mattinata con una bellissima relazione del Dott. Giuseppe Anzani, magistrato, editorialista di Avvenire e poeta, nonché vicepresidente del Movimento Per la Vita Italiano. Anzani, con una relazione intitolata “ La persona umana, via per la pace”, ha commosso i duecento giovani presenti in sala parlando loro della bellezza del cosmo e dell’essere umano che si trova in esso. “ La bellezza viene da sempre collegata al concetto dell’essere” -ha spiegato Anzani, aggiungendo che “il conflitto è una contrapposizione tra persone.

Al cuore del problema della guerra ci sono sempre grosse dimenticanze o mistificazioni sul concetto di persona, che da essere umano diventa nemico. In questo modo l’altro viene denigrato e, da questo non riconoscimento dell’altro come altro io nascono i conflitti”. Anzani ha invitato i ragazzi a un doppio esercizio: di immersione nella bellezza e di lettura non distaccata da ciò che vediamo. Solo così possiamo riconoscere l’altro come “altro io”, affermare realmente il concetto di uguaglianza e costruire la pace. “Fai la pace con la vita e metterai vita dentro il sogno della pace” è il motto che Anzani ha regalato ai ragazzi, chiedendogli di farlo proprio.

Particolarmente gradito dai ragazzi è stato anche l’intervento del giornalista e conduttore televisivo, Rosario Carello, che ha parlato di “Comunicare la vita, costruire la pace”. Carello ha sottolineato la scarsa presenza delle tematiche dell’inizio vita e in generale delle tematiche legate in qualche modo alla bioetica in tutti i sistemi mediatici. Esiste una sorta di censura dei mezzi di informazione, sia nell’informazione che nella narrazione e quindi nella fiction. Stesso discorso per il cinema.

Discorso opposto per la pace che viene trasmessa e strumentalizzata in diversi modi, ma mai legata alla difesa della vita. Carello ha invitato i giovani ad essere protagonisti della società e della realtà mediatica, partendo dagli strumenti che si hanno a disposizione, in primis Internet e i blog che permettono ai giovani di esprimersi in prima persona e di condivider e opinioni anche su tematiche importanti.

Quarenghi: obiezione di coscienza, dal “No alle armi” al “Sì alla Vita”.


Seconda giornata di formazione per i duecento ragazzi riuniti a Maratea per partecipare al Seminario Quarenghi. La tematica affrontata oggi è tra le più interessanti e attuali per il mondo prolife: l’obiezione di coscienza. Ad intervenire sull’argomento, la Dott.sa Marina Casini, ricercatrice presso l’Istituto di Bioetica dell’Università Cattolica di Roma.

“Viviamo un epoca in cui tolleranza e libertà trionfano e campeggiano, ma quando si parla di obiezione di coscienza questo non vale più” ha affermato la Dott.sa Casini, evidenziando l’esistenza di un “controsenso sui diritti individuali”. L’obiezione di coscienza coinvolge coscienza individuale e collettiva, rispondendo alla limitazione del diritto di libertà individuale dell’operatore sanitario e rivolgendosi a valori sociali quali l’accoglienza e il rispetto della dignità umana.

Obiezione militare e sanitaria si legano nel titolo dell’intervento “Dal no alle armi al sì alla vita” come nella comune volontà di non collaborare alla distruzione della vita umana. Obiezione non è qui sinonimo di astensione ma è azione concreta di promozione dei veri diritti umani, perché- come ci ha ricordato la Casini “dove c’è violenza non c’è pace e non c’è accoglienza”.

L’obiettore di coscienza è dunque operatore di pace e di giustizia e con la sua azione realizza appieno la sua vocazione professionale, che è quella di accogliere e difendere la vita incondizionatamente. Per questo, la figura dell’obiettore va sostenuta, difesa e promossa e costruisce lo spazio privilegiato dove portare avanti l’attenzione culturale nei confronti della tutela del bambino concepito e non ancora nato. L’obiezione diventa anche impegno per ognuno di noi, nelle diverse professioni e nelle diverse realtà: anche nella promozione della iniziativa popolare Uno di noi, che è stata definita “obiezione di coscienza dei cittadini d’Europa”.

L’entusiasmo dei ragazzi alla conclusione dell’intervento dimostra come le nuove generazioni abbiano il desiderio di interrogarsi e di impegnarsi in prima persona, come emerso anche dal confronto avvenuto in mattinata.



Grande commozione dei ragazzi anche per l’intervento-testimonianza di Enzo Martusciello, responsabile del Sermig -Servizio Missionario Giovani – di Napoli. Martusciello ha raccontato la sua esperienza all’interno del gruppo, fatto di persone che condividono lo stesso sogno: “sconfiggere la fame con opere di giustizia e di sviluppo, vivere la solidarietà verso i più poveri e dare una speciale attenzione ai giovani cercando insieme a loro le vie della pace”. Da lui, l’invito ai giovani del Quarenghi a “crescere nell’amore, cioè nel dono di sé stessi”.

Life happening Vittoria Quarenghi 2012: Primo annuncio





Il Life Happening estivo “V. Quarenghi” dei giovani del MpV sarà un evento nel quale oltre 200 giovani provenienti da tutte le regioni d’Italia si ritroveranno insieme, dal 29 Luglio al 5 Agosto 2012, per confrontarsi, discutere e formarsi, con relatori di alto prestigio, sui temi inerenti la difesa della vita umana. Sarà una settimana di formazione, confronto, condivisione e vacanza. 

LA STRUTTURA: Il villaggio club hotel Porto Rhoca sorge nel cuore della costa ionica calabrese, come una terrazza panoramica sullo splendido golfo di Squillace. Mozzafiato l'ambiente che fa da cornice alla struttura, scogliere che si immergono nel mare, il profumo della natura, il valore dell'ospitalità tipicamente calabrese, insieme all'eleganza e la ricercatezza dell'ambiente fanno del villaggio club hotel Porto Rhoca uno dei più apprezzati e ambiti hotel della costa ionica calabrese. Distante dal mare solamente 2 Km e collegato alla spiaggia con il servizio navetta gratuito e continuo che permette di raggiungere il lido dell'hotel nella massima comodità. Attrezzato con piscina, campo da tennis, teatro, sala conferenze risulta l'ideale per qualsiasi tipo di soggiorno. 

COSTI: 16 - 28 anni: € 265,00; 28 - 35 anni: € 285,00 Differenza rispetto al costo della struttura alberghiera a carico del MPV Italiano  

Presto il programma dell’evento!
 
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